Attualità

Corteo della Natività con animali e 200 figuranti

Cresce l'attesa per il presepe vivente "più lungo d'Italia". In arrivo figuranti da mezza Toscana, con l'asina Fiaschina e l'agnellino di Legoli

Un presepe vivente

Equi Terme, Pescia, San Miniato, Casciana Terme Lari, Legoli, Badia San Savino, Casteldelbosco, Pino, Veneri, Ruota, Forcoli. Sono solo alcune delle delegazioni dei presepi viventi che parteciperanno al Corteo delle Natività in programma nel centro di Pontedera sabato 20 Novembre, a partire dalle 15. Attesi in tutto circa 200 figuranti più alcuni animali, buoi e asini in prima fila, per comporre il Corteo della Natività più lungo d'Italia.

Non mancherà ma l'asina Fiaschina di Pescia, che vanta già un'esperienza di otto presepi viventi, così come ci saranno due sue coetanee provenienti da Ruota: le asine Caterina e Giuseppina, che saranno in compagnia dell'asino Doretto. Mentre da Legoli arriverà un agnellino, considerata la mascotte di Terre di Presepi, una vera e propria celebrità del Corteo delle Natività avendo aperto per due anni le manifestazioni ed essendo stato il più fotografato dal pubblico. Anche le galline hanno risposto presente e saranno rappresentate da Bianchina e Antonella di Ruota, che lasceranno il loro pollaio per l'intero pomeriggio.

Si sfila in sicurezza sotto ogni punto di vista. I figuranti saranno distanziati tra loro e sfileranno con la mascherina: una mascherina diversa a seconda del periodo in cui ambientano la loro rappresentazione. Saranno esentati da questo solo gli zampognari quando suoneranno le cornamuse. 

L'associazione nazionale Città dei Presepi ha stilato alcune suggerimenti di applicazione dei protocolli covid-19 esistenti per cercare di favorire, anche attraverso appositi incontri, come è possibile sfilare in sicurezza. Ma il messaggio è chiaro. Facciamo i presepi viventi: i figuranti tutti con la mascherina.

Passato il Corteo, domenica 28 Novembre - prima domenica di Avvento - si apre Terre di Presepi, il festival nazionale diffuso a cui tutti possono aderire. Lo scorso anno il lockdown ha impedito lo svolgersi in presenza di ogni manifestazione nei giorni del Natale e i presepi viventi, una realtà fortemente radicata in Italia e identitaria soprattutto nelle piccole realtà, non si sono potuti tenere. 

Si tratta di un patrimonio fatto di tradizione e fede che, rievocando il primo presepe vivente realizzato da San Francesco, vuole annunciare e rappresentare la nascita di Gesù e il Natale. Un mondo fatto di volontariato ma che propone senza dubbio la possibilità di vivere momenti forti ed esperienziali. Molte realtà però, per necessità di programmazione o perché non ce la fanno a ripartire con le rappresentazioni, quest'anno non metteranno in scena il loro presepe vivente.

In molti paesi si stanno facendo gli straordinari per non mancare l'appuntamento con questa tradizione natalizia. E molti presepi viventi sfileranno insieme, così come avviene per tradizione da alcuni anni, quest'anno a Pontedera.