Cronaca

Cosa cambia con l'arancione rafforzato

Pontedera, Calcinaia e Santa Maria a Monte da lunedì avranno questo "status". L'ordinanza ufficiale arriverà domani mattina

Tre Comuni della Valdera passano da lunedì prossimo, 22 marzo e fino al 28, dunque per una settimana, in "Arancione rafforzato".

A fare scattare il provvedimento, anticipato dal presidente della Regione Eugenio Giani e che materialmente sarà firmato con apposita ordinanza domattina, sono stati gli indici di contagio rilevati negli ultimi giorni. 

Non è scattata la temuta "zona rossa", che era stata ventilata in queste ore per alcuni centri della bassa Valdera, soprattutto dopo il cluster registrato a Ponsacco, comune che, invece, è rimasto fuori da ulteriori limitazioni.

Ma cosa cambia da zona arancione ad arancione rafforzato? 

Secondo quanto è stato possibile capire, sono state accolte le richieste arrivate dai sindaci, che avevano elaborato una sorta di "Piattaforma comune".

Saranno aperti nidi, materne e scuole elementari, mentre passano in didattica a distanza medie e superiori. Una scelta fatta per venire incontro alla famiglie che hanno bambini più piccoli. 

Per quanto riguarda le attività commerciali restano in vigore le regole attuali sull'arancione. I negozi resteranno aperti ma bar e ristoranti potranno fare solo asporto, non si potrà sconfinare in un altro comune se non per lavoro o necessità, dalle 22 alle 5 non sarà possibile uscire di casa. Restano in piedi poi tutte le altre regole ben note.

A proposito di scuole, oggi il Comune di Santa Maria a Monte in accordo con il Dipartimento d’Igiene della nostra Usl ha "Convenuto di chiudere la scuola Primaria di Cerretti in quanto 2 classi erano già state poste in quarantena nei giorni precedenti ed è notizia di ora la terza classe da mettere in quarantena. Si ritiene opportuno - ha spiegato la sindaca Parrella - chiudere in misura precauzionale tutta la scuola essendo in quarantena 3 classi su 5".

I Comuni possono poi fare scelte autonome. Nei giorni scorsi proprio Calcinaia aveva emesso una ordinanza ad hoc per la chiusura di parchi e altri spazi all'aperto ed è possibile che anche altre amministrazioni della zona seguano questa strada. 

La Toscana oggi ha un indice di trasmissibilità RT di 1,09, per questo parametro si avvicina alla zona gialla, che scatta a 1, mentre l’indice di contagio complessivo è a 246.

Sono tre le province in cui si registra il superamento del tasso di contagio di 250 ogni 100.000 abitanti, limite sopra il quale si è in zona rossa. Si tratta di quelle di Pistoia, Arezzo e Prato. E ancora tre sono le aree che saranno classificate rosse.

Si tratta della Versilia, con tutti i suoi sette Comuni, del comprensorio del cuoio, Valdarno inferiore Empolese Valdelsa, dove saranno rossi 4 Comuni della provincia di Pisa e 11 di quella di Firenze e dell’area grossetana in cui saranno rossi il comune capoluogo e altri comuni sulla costa e sull’Amiata.