STOP DEGRADO

Eternit, ruote e materassi tra i sentieri

A conclusione della Giornata dei sentieri del Cai di Pontedera, rinvenuti oltre dieci sacchi di rifiuti e segnalate discariche abusive sul territorio

Il gruppo del Cai per la Giornata dei sentieri 2021

Quasi trenta persone, oltre 25 chilometri percorsi e tanti, troppi rifiuti abbandonati raccolti dai sentieri. Il bilancio della Giornata dei sentieri 2021, promossa dalla sezione del Club alpino italiano (Cai) di Pontedera, porta ottimismo per l'entusiasmo e la partecipazione, ma evidenzia ancora una volta il problema del degrado.

"C'è stata una buona adesione, abbiamo organizzato tre gruppi diversi dotati di sacchi e materiale per rimuovere i rovi - ha spiegato Mauro Giovannini, presidente della sezione - mi ha colpito la grande voglia delle persone di aiutare e contribuire, perché si parla molto delle manifestazioni per l'ecologia e l'ambiente, ma occorre anche essere pronti in prima persona a fare qualcosa".

Perché sui sentieri tra La Rotta, Montecastello e Treggiaia, non mancano certo i rifiuti abbandonati. "Abbiamo raccolto più di dieci sacconi, che abbiamo poi lasciato in punti strategici in accordo col Comune in modo tale che venissero recuperati e smaltiti - ha continuato - a volte si fa fatica a credere la quantità di cose lasciate per strada: da un'imbarcazione nei pressi del sottopassaggio alla Rotta fino a una ruota di un trattore, ma anche un intero piano cottura, un materasso e dell'eternit tra alcuni rifiuti murari. Naturalmente, abbiamo segnalato tutti questi abbandoni".

Per il prossimo anno, intanto, sono già in calendario altre due giornate. "Lo scorso anno abbiamo dovuto rimandare quella autunnale a causa del Covid, così come nella primavera di quest'anno - ha spiegato - in queste occasioni non ripuliamo solo dal degrado, ma controlliamo che tutti i cartelli siano in ordine e provvediamo a ridipingere le indicazioni, se necessario".

"Purtroppo è una battaglia senza fine, perché l'amministrazione e i volontari si impegnano, ma chi inquina non sembra fermarsi mai - ha concluso Giovannini - dobbiamo cominciare a immaginare che per il verde servono interventi regolari: come ci occupiamo della sanità pubblica, occorre fare lo stesso anche per la salute dell'ambiente".