Politica

Cultura in numeri, scontro Bagnoli-Papiani

Il capogruppo di FdI accusa l'amministrazione di aver trascurato i presidi culturali, il segretario dem respinge l'attacco citando i dati

Palazzo pretorio a Pontedera

Continuano le invettive elettorali tra Fratelli d'Italia e Partito Democratico. Stavolta, al centro della polemica politica, ci finisce la cultura, che per l'opposizione è stata lasciata a se stessa durante il mandato che si avvia a conclusione.

"Il sindaco Franconi, in campagna elettorale, prometteva di investire sulla cultura; inoltre, affermava che Pontedera avesse un capitale straordinario di strutture ed esperienze culturali da valorizzare - hanno detto Matteo Bagnoli e Franco Valleggi, consiglieri di FdI - è andata veramente così? Come da abitudine, il nostro Sindaco non ha mantenuto la promessa fatta ai cittadini".

"In base alle valutazioni degli addetti ai lavori, attualmente i principali presidi culturali, ovvero Palp, biblioteca Gronchi, Teatro Era, Museo Piaggio e Sete Sois, versano in condizioni peggiori rispetto al 2019 - l'amministrazione avrebbe dovuto instaurare un dialogo con tali enti per promuovere una collaborazione fruttuosa, ma tale sforzo è mancato. In più, c'è stato un frequente avvicendamento di dirigenti e funzionari dell'ufficio Cultura, con tre cambi di dirigenti e altrettanti di funzionari direttivi, in soli 5 anni". 

Una posizione respinta in toto da Francesco Papiani, segretario comunale del PD. "La destra di Pontedera non finisce mai di stupirci - ha commentato - tanto per citare alcuni numeri, il Palp con la mostra in corso è arrivato a quasi 3mila visitatori; 2mila persone, invece, per Ponte di Parole. E ancora, quasi mille persone a Era dei Libri, sempre al Palp, che ha accolto anche Arte con Gusto, con cifre simili. Infine, la biblioteca Gronchi ha effettuato oltre 46mila prestiti, ha un patrimonio di oltre 90mila libri e nel 2023 ha organizzato decine di eventi e iniziative".

"Il Museo Piaggio è vivo e attivo e sono in corso mostre ed eventi, come Creactivity, svolto a novembre, con oltre mille ragazzi; così come Sete Sois e Teatro Era: il primo, porta il nome di Pontedera in tutto il bacino del Mediterraneo; il Teatro Era, invece, è pienamente valorizzato dal sistema toscano nel quale è inserito e i sold-out registrati ne sono la migliore dimostrazione - ha concluso - ciò detto, la domanda sorge spontanea: ma chi si candida nuovamente, presumiamo, a guidare la nostra città, almeno conosce le realtà territoriali, o si affida ai giudizi, magari social e viziati da altre motivazioni, di qualche non ben definito esperto?".