Attualità

Da allieve a insegnanti civiche

Un gruppo di nove ragazze e un ragazzo debuttano al Montale per battere bullismo e qualunquismo.

Mentre a livello nazionale avanza il progetto di ripristinare nelle scuole italiane l'ora di educazione civica abolita 28 anni fa, al Liceo Montale di Pontedera è già in atto qualcosa del genere. 

9 ragazze e 1 ragazzo (al Montale il sesso femminile è preponderante come lo era negli storici predecessori Istituti Magistrali ), diplomatisi nello stesso istituto nel luglio scorso, vi sono ora rientrati come "insegnanti" di civiltà, partecipazione attiva alla vita di tutti e comportamenti civici. 

Hanno anche un piccolo compenso derivato dallo stanziamento regionale indirizzato a queste iniziative e vanno nelle classi a confrontarsi con i quasi coetanei e al tempo stesso imparano loro come funziona lo Stato, nel suo complesso e nelle sue articolazioni, attraverso incontri con amministrazioni comunali, uffici del lavoro, settore sanitario e così via.

Soprattutto le quinte classi le considerano (parliamo al femminile dato il rapporto numerico) un po' come insegnanti vere e proprie, raccontano le protagoniste di questo innovativo esperimento, a volte guardandole con non troppa simpatia. Ma loro non si arrendono, mentre nelle classi inferiori trovano migliore accoglienza e riescono a suscitare più interesse sui temi del civismo e della partecipazione, termini e campi che si intersecano. 

Da oggi il gruppo è munito anche di un foulard azzurro arrivato dalla Regione, foulard che hanno indossato nell'incontro con la stampa - dopo quello con un funzionario comunale - presentato dall'assessora Liviana Canovai, consigliere Mattia Belli, preside Lucia Orsini e professor Marco Mannucci responsabile dell'esperimento.

Gli incontri-lezioni-dialoghi sono di due ore settimanali e vengono attuati a turno nelle classi al posto di quelle tradizionali imperniate sulla materie ufficiali. Nell'Italia democratica l'ora di educazione civica fu introdotta nel 1958 e fu abolita nel 1990, ora la si vuole reintegrare perché, come un po' tutti ormai dicono, il bullismo, il qualunquismo e peggio, che nascono anche dall'ignoranza, vanno in qualche modo frenati. 

E l'educazione civica fra giovani più o meno della stessa età può essere un mezzo per cambiare rotta.