Cultura

De Giovanni, Pugni chiusi per la Toscana delle donne

Lo scrittore, accompagnato da Marco Zurzolo, Marianita Carfora, Umberto Lepore e Carlo Fimiani, ha aperto la rassegna dal palco del Teatro Era

Maurizio De Giovanni sul palco del Teatro Era

Tre storie, tre fatti di cronaca. Così, con una discesa negli abissi della mente di chi uccide una donna, spacciando il proprio odio per amore, è cominciata la rassegna della Toscana delle donne, ideata da Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione, e inaugurata per questa terza edizione dal reading di Maurizio De Giovanni.

Lo scrittore e drammaturgo, ospite al Teatro Era per uno degli incontri organizzati da Ecofor Service, è stato accompagnato sul palco da Marco Zurzolo, Marianita Carfora, Umberto Lepore e Carlo Fimiani.

"L’odio è una perversione dell’amore e scrivere di delitti passionali significa inevitabilmente raccontare l’amore - ha sottolineato De Giovanni - davanti al buco nero della violenza di genere, gli avvocati difendono, i magistrati giudicano, la polizia indaga".

Da sinistra: Alessandra Nardini, Eugenio Giani, Cristina Manetti, Sonia Luca e Carla Cocilova

Un momento dell'iniziativa

Oltre a Manetti, presenti al Teatro Era anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, l'assessora regionale Alessandra Nardini e l'amministrazione comunale di Pontedera, rappresentata dalla vicesindaca Carla Cocilova e dall'assessora Sonia Luca.

La rassegna regionale ha preso le mosse da Pontedera e nella stessa città della Vespa si concluderà il prossimo 26 Novembre: di nuovo al Teatro Era, infatti, si terrà l'incontro con l’attore Alessio Boni, accompagnato dal chitarrista Omar Pedrini, che leggerà il testo Uomini si diventa. Nella mente di un femminicida. Si tratta di un viaggio immaginario nella mente di un uomo capace di uccidere in molti modi, non solo con un’arma.