Cronaca

Il degrado dell'ex Automar e la piaga dell'eroina

Due cittadini raccontano di aver soccorso un giovane in presunta overdose, fra rifiuti e siringhe. Un altro segnala la scarsa illuminazione

E' una storia che si trascina da anni quella del degrado nella palazzina abbandonata ex Automar di via Savonarola, a più riprese rifugio di sbandati

Ieri mattina, ha riportato stamane Il Tirreno, alcuni cittadini hanno soccorso un giovane in presunta overdose, circondato da cumuli di sporcizia e siringhe.

Un degrado che chiama degrado, secondo un residente in zona, che attraverso QUInews Valdera ha negli anni denunciato più volte lo stato di abbandono del luogo.

"Da circa una settimana il piazzale, di pertinenza comunale, risulta al buio - ci ha scritto di nuovo oggi -. Ho già provveduto, nei giorni scorsi, a segnalere sul sito del Comune il guasto, ma ad oggi non è ancora stato risolto ne preso in carico".

"E' di oggi la notizia - aggiunge -, apparsa su un quotidiano, relativa al ritrovamento di un ragazzo in overdose (salvato da due passanti) all'interno dell'edificio abbandonato dell' Ex Automar. Attendiamo, quindi, un deciso intervento di pulizia, illuminazione e messa in sicurezza e non scarni comunicati che annunciano una futura riqualificazione dell'area. Né tantomeno bastano nuove 30 telecamere di sicurezza a Pontedera, quando esistono in pieno centro zone franche come questa, a dar rifugio a sbandati di ogni tipo. Ora, ancor peggio, con il piazzale senza illuminazione dal tardo pomeriggio alla mattina successiva".

A tal proposito, un altro cittadino ci scrive: "Nelle nostre città la piaga dell'eroina è tornata a diffondersi in maniera preoccupante, tanto quanto negli anni Ottanta o forse anche peggio. Desidereri invitare tutti, e in particolare i genitori, a non abbassare la guardia e a non giudicare frettolosamente un tossicodipendente, ovvero un malato che ha bisogno di aiuto, uno sbandato o peggio ancora un delinquente. Lavarsene le mani è il miglior modo per consentire a chi spaccia di continuare a fare i suoi sporchi affari sulla pelle dei nostri figli, a Pontedera come altrove".