Politica

Disavanzo comunale, botta e risposta in Consiglio

Nell'ultima seduta il sindaco Franconi ha riportato una riduzione del disavanzo dal 2020 a oggi; per Bagnoli, però, l'indebitamento è da record

Palazzo Stefanelli, sede del Comune di Pontedera

Opinioni divergenti, in Consiglio comunale, sullo stato di salute delle casse comunali. A scatenare la polemica è stata l'approvazione del rendiconto di gestione del 2022: mentre il sindaco Matteo Franconi ha sottolineato come il disavanzo del Comune sia in costante calo, il consigliere di Fratelli d'Italia, Matteo Bagnoli, si è detto preoccupato dell'indebitamento dell'ente.

"Nel 2020 erano stati registrati 6 milioni di euro di disavanzo - ha puntualizzato il sindaco - nel 2021 siamo scesi a 2,8 milioni e, oggi, siamo giunti a 1,6 milioni. Nell'ultimo anno, a fronte di un obbligo di riduzione di 200mila euro riportata nel bilancio di previsione, siamo riusciti a compiere un'ulteriore riduzione di 1,2 milioni".

Nell'allentamento del disavanzo, il sindaco cita anche il contributo della maggior riscossione dei tributi. "Nello scorso anno la capacità di riscossione è salita dal 9% al 30% - ha detto - devo fare i complimenti agli uffici per il grande lavoro che è stato svolto: si tratta di segnali evidenti per un progressivo risanamento dell’ente".

Per Bagnoli, come detto, la riduzione del disavanzo non è sufficiente. "Sento parole di vittoria da parte del sindaco, ma quando si chiude un bilancio in perdita, non credo sia un successo - ha commentato - ciò che ci preoccupa, in particolare, è che ogni anno il Comune versa in condizioni economiche sempre peggiori: nonostante le maggiori entrate, l'indebitamento totale è di 81 milioni di euro".

Un dato, quest'ultimo, sul quale c'è stato un confronto anche con la vice segretaria comunale, che ha invece parlato di un indebitamento che ammonterebbe a una cifra inferiore. 

"Questo debito corrisponde a 2.370 euro per ogni cittadino - ha concluso Bagnoli - credo sia nella top 10 d'Italia come debito pro capite. Si tratta di un'eredità di scelte sbagliate fatte in passato che si ripercuoteranno sulle generazioni future".