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Discarica Gello, ok i controlli Arpat

Il dipartimento di Pisa non rileva irregolarità su acque sotterranee, emissioni in atmosfera e rifiuti. Proposte sul campionamento dei percolati

La discarica di Gello, gestita dalla Foreco Scarl, non rileva alcuna criticità. Lo ha stabilito il dipartimento di Pisa di Arpat, che nei mesi scorsi ha condotto i controlli necessari a stabilire il rispetto delle condizioni dettate dall'autorizzazione integrata ambientale, certificazione necessaria che valuta l'impatto ambientale dell'attività.

"L'attività di controllo su acque sotterranee, emissioni in atmosfera e rifiuti non ha evidenziato alcuna irregolarità e gli esiti complessivi sono stati inviati alla Regione Toscana - è stato spiegato dall'agenzia commentando gli esiti dei controlli effettuati - Arpat ha comunque proposto un’azione di miglioramento che prevede di campionare i percolati di discarica in corrispondenza dei pozzi di estrazione, anziché nei serbatoi di stoccaggio dove potrebbero cambiare le caratteristiche chimico-fisiche".

L'aggiornamento della certificazione, avvenuto nel 2019 dopo che la Foreco Sarl, effettuata la voltura per l'autorizzazione dell'impianto, aveva richiesto e ottenuto una successiva autorizzazione, che prevedeva una diversa modalità di coltivazione della discarica. L'atto del 2019, del resto, ha riclassificato la discarica "per rifiuti misti non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti organici o biodegradabili che di rifiuti inorganici, con recupero di biogas".


Infatti, fino a quando la gestione dello stesso era di competenza di Ecoacciai, la discarica era destinata a ricevere solamente i rifiuti cosiddetti "car fluff", ovvero rottami derivanti dalla triturazione di autoveicoli, plastica e gomma e gli "scarti e sovvalli" esclusivamente dal vicino stabilimento di Ecoacciai.