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La Regione riconosce il Distretto rurale

Riconoscimento ufficiale per il Distretto rurale della Valdera e del Valdarno Inferiore. Gherardini: "Un passo fondamentale"

Con decreto dell'11 Luglio, la Regione Toscana ha sancito il riconoscimento ufficiale del Distretto rurale della Valdera e del Valdarno Inferiore, costituito a Marzo 2022 come strumento volto a contribuire allo sviluppo rurale del territorio attraverso il metodo della concertazione e della valorizzazione integrata delle risorse agricole, ambientali e storico culturali dei territori coinvolti: Buti, Bientina, Calcinaia, Pontedera, Ponsacco, Palaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Crespina Lorenzana, Terricciola, Chianni, Montopoli Val d’Arno, San Miniato.

Uno strumento che, sottolinea una nota dell'Unione dei comuni della Valdera "Potrà contare quindi anche sul fondamentale apporto della Regione e accedere più facilmente a finanziamenti utili al suo sviluppo".

"Il nuovo Distretto - si legge nella nota dell'Unione Valdera- si candida quindi a diventare punto di riferimento e di attrazione per altre forze umane ed economiche del territorio e rappresenta lo strumento ideale per promuovere l’integrazione tra attività agricole e altre attività locali, nonché la produzioni di beni, servizi specifici e caratteristici coerenti con la storia e le vocazioni dell’area".

Adesso quindi la Regione Toscana invierà al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste la comunicazione di avvenuto riconoscimento, ai fini dell’inserimento nel Registro nazionale dei distretti del cibo.

“L’adozione del decreto che sancisce l’inserimento del Distretto Rurale della Valdera e del Valdarno Inferiore nei distretti rurali della Toscana  - commenta il sindaco con delega alla ruralità dell’Unione Valdera, Marco Gherardini - è un passo fondamentale che ci permetterà di promuovere in maniera più marcata il nostro territorio e di avere maggiori possibilità di attrarre finanziamenti. Un importante traguardo raggiunto che apre a nuove interessanti opportunità e che deve essere motivo di orgoglio per tutta l’area che rappresentiamo".