Cronaca

Dna, Rifondazione chiede consiglio comunale aperto

Il partito critica la latitanza delle istituzioni sul caso della cooperativa che ha annunciato l'esubero di 17 operai. Lavoratori ancora in presidio

"Come Rifondazione chiediamo al Sindaco di Pontedera di convocare quanto prima un consiglio comunale aperto con i lavoratori e le organizzazioni sindacali, un primo passo minimo e doveroso in una vicenda che non promette bene". Interviene così Rifondazione Comunista nella vicenda dei licenziamenti alla Dna, cooperativa che gestisce in subappalto il polo logistico Piaggio.

Intanto questa mattina alle 5 i lavoratori hanno continuato il blocco dei cancelli d'entrata dei magazzini e montato un gazebo. Intorno alle 9 il direttore della Dna ha chiesto d'incontrare la rappresentanza sindacale per convincerla a togliere il presidio, ma ha rifiutato di ritirare le quattro lettere di licenziamento. "Il blocco dei cancelli - hanno fatto sapere dal sindacato - continuerà fino al ritiro dei licenziamenti".

"Con fare arrogante e sprezzante - spiegano dal partito -, i piccoli amministratori della Dna venerdì 15, durante lo sciopero dei lavoratori dichiarato ad oltranza per il licenziamento politico del delegato dei Cobas Sandro Giacomelli e per l’annunciato esubero di 17 operai, hanno convocato in ufficio due lavoratori consegnandogli le lettere di licenziamento".

"Dna - denunciano da Rifondazione - sta cercando apertamente lo scontro con la complicità della Ceva e della Piaggio, che non stanno intervenendo".

Il partito si rivolge direttamente al sindaco: "Le istituzioni non possono non conoscere la situazione che da giorni è su tutta la stampa ma ancora latitano e non intervengono, eppure tutto ciò sta accedendo nel territorio di Pontedera sotto gli occhi indifferenti del sindaco".