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Donare è vivere, una festa sul palco del Teatro Era

Il balletto de "Lo Schiaccianoci" per diffondere la cultura del dono di midollo osseo: Francesca Masi e Andrea Palmieri portano a teatro 500 persone

La presentazione dello spettacolo

Tutto esaurito per Lo Schiaccianoci che domenica 10 Dicembre alle 18 sarà sul palco del Teatro Era per promuovere non solo l'arte del balletto, ma anche il messaggio fondamentale della cultura del dono. E, in particolare, della donazione del midollo osseo.

Lanciato a metà Novembre, lo spettacolo sarà condotto da Marco Vincent ed sarà prodotto da Professione Danza Parma e dal Balletto di Parma. L'idea, però, è arrivata dall'Associazione Donatori di Midollo Osseo e due persone che con la loro storia personale, in Valdera, hanno avvicinato molti al tema della donazione: Francesca Masi e Andrea Palmieri.

"Tutti e due siamo stati salvati da un trapianto di midollo osseo - ha spiegato Masi, psicologa e scrittrice originaria di Fabbrica di Peccioli - si tratta di una tecnica che si fa soltanto in alcuni centri specialistici e per la quale servono donatori che, con generosità, regalino una parte viva di sé. Io e Andrea siamo stati molto fortunati".

Francesca Masi con la raccolta di racconti natalizi

"Proprio per questo, abbiamo pensato a come poter restituire questo grosso dono, che ci ha riportato alla vita - ha aggiunto - così, abbiamo immaginato una bellissima festa. Ho un figlio che studia danza classica sin da piccolo, cresciuto in alcune scuole di danza tra Peccioli e Val di Cava: dopodiché, ha proseguito lo studio Scuola di Danza Veneto e attualmente si trova a Parma, alla Professione Danza Parma. Dalla scuola hanno accolto subito il nostro invito per portare Lo Schiaccianoci a Pontedera e dare una funzione sociale alla cultura e all'arte".

Così è nato lo spettacolo, al quale ha aderito anche l'Accademia musicale di Pontedera. "Ci hanno dato un aiuto fondamentale - ha detto - così come diverse aziende del territorio hanno partecipato con un contributo. Un successo, tant'è che quando abbiamo iniziato a far circolare la locandina, il teatro era già sold-out. Speriamo possa essere una bellissima serata".

A tutti i partecipanti verrà inoltre consegnata una cartolina artistica, realizzata da Matteo Mariuzzo, sul retro della quale un numero di telefono di un volontario dell'Admo è a disposizione per dare informazioni e chiarimenti sulla donazione stessa. Inoltre, sarà acquistabile la raccolta di racconti natalizi realizzata dal Collettivo di scrittura Terzo Passo: quanto raccolto sarà devoluto in beneficienza.

Il sindaco Franconi

"Ringrazio Francesca perché ci mette sempre la faccia - ha detto il sindaco Matteo Franconi - sono contento che abbia condiviso con tutti noi il percorso che ha dovuto affrontare: ha fatto crescere tante persone. Quando ci troviamo di fronte a una persona che conosciamo e che ha ricevuto un dono per una seconda possibilità, anche noi ci sentiamo responsabili. Donare non è una cosa soltanto da dire, ma da fare".

"Il passaparola e le esperienze personali senz'altro aiutano e invogliano - ha proseguito - già la prossima settimana, come sindaco, insieme agli assessori e ai consiglieri comunali, faremo una donazione collettiva: sappiamo che è una goccia nel mare, ma serve per tenere alta l'attenzione".

La dottoressa Pappalardo

Anche per il Centro trasfusionale di Pontedera e Volterra, con la responsabile dottoressa Danila Pappalardo, lo spettacolo può essere una buona occasione per far conoscere la donazione. "Per rispondere presenti all'incremento di donatori che ci auspichiamo, abbiamo aumentato i posti prenotabili per i donatori di midollo osseo - ha concluso - speriamo che i giovani donatori di sangue scelgano anche questa strada: del resto, oggi, la donazione viene fatta dal sangue periferico ed è, dunque, molto poco traumatica: è come una vera e propria donazione di sangue".