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Donatore "respinto" al centro trasfusionale, "Sono dovuto andare fuori regione"

Iscritto alla Fratres e frequentatore del centro trasfusionale da vent'anni, sarebbe stato sospeso per una lite: "Perso un giorno di lavoro"

Nonostante i vent'anni di donazione del sangue e l'iscrizione alla Fratres, non avrebbe potuto donare al centro trasfusionale dell'ospedale "Lotti", a causa di una discussione.

A denunciare il fatto è lo stesso donatore, Jacopo Messeri, che ha raccontato l'episodio avvenuto nelle settimane scorse. "Ho sempre effettuato le donazioni al centro trasfusionale di Pontedera, anche dopo aver trasferito il domicilio a Empoli - ha scritto - il mio sangue appartiene al gruppo O-, sono per così dire un donatore universale. Ho effettuato regolarmente le mie donazioni una volta al mese, alternando sangue e plasma, tanto da essere insignito con una medaglietta d’oro per la mia dedizione".

"Lo scorso anno, ho avuto una discussione con lo staff del centro trasfusionale a causa del ritardo con cui mi sono presentato all’appuntamento: quel giorno, mi hanno impedito di donare - ha spiegato - l'ultima volta in cui ho prenotato tramite Fratres che mi ha inoltrato la conferma, mi sono recato con 20 minuti di anticipo, ma mi hanno comunicato di essere stato sospeso. Oltre al danno la beffa: ho perso un giorno di lavoro e speso soldi e tempo".

A quanto pare, neanche le scuse sono riuscite a chiudere il caso. E dall'Ausl Toscana nord ovest, almeno per ora, non sono arrivati commenti di alcun tipo. "Sono stato costretto, dopo un anno, ad andare a donare sangue in un altra regione", ha concluso.