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Due anni dopo è ancora "forza Sandro!"

Nel 2020, il 22 Agosto, ci lasciava il campione del pugilato che ha portato Pontedera sul tetto del mondo. In attesa del premio in suo nome

Sandro Mazzinghi

Le leggende non muoiono mai. Ed è proprio per questo che ancora oggi, parlando di Sandro Mazzinghi, viene da usare il presente. Eppure, sono già passati due anni dalla sua scomparsa.

Un addio che ha commosso tutta la città e che, nei giorni dei funerali, è stato celebrato da tutti: familiari, amici, chi lo ha conosciuto in palestra o in città, ma anche chi lo ha soltanto potuto ammirare da qualche video in bianco e nero, oppure leggendone le gesta tra libri e giornali.

Anche il suo grande amico e rivale, Nino Benvenuti, nell'Agosto 2020, accorse a Pontedera per salutarlo un'ultima volta, ricordando decenni di un pugilato che non c'è più, ma che ha lasciato un segno indelebile nella storia sportiva d'Italia.

Il mito di Sandro, ovviamente, continua a vivere a Pontedera. La pugilistica "Mazzinghi", con tanti giovani pugili, porta avanti la tradizione pontederese dei guantoni. E in tanti suoi concittadini lo ricordano con affetto, al di là del suo essere stato campione del mondo e campione d'Europa.

Proprio per celebrarne il valore sociale e simbolico, di riscatto e passione, l'amministrazione ha voluto istituire il premio Mazzinghi, indirizzato a sportivi che hanno raggiunto grandi traguardi "mantenendo un alto profilo morale e civico". Proprio come Sandro.