Cronaca

Due aule dell'Ute per gli studenti del linguistico

Dopo le proteste degli studenti per l'inefficienza dell'edificio. Provvedimento di Franconi: "Il problema è la disgraziata riforma delle Province"

Il sindaco Matteo Franconi ha dato la disponibilità al Liceo Montale di poter usufruire di due aule dell'Università della Terza età, in via della stazione Vecchia.

Il provvedimento urgente si è reso necessario per ovviare ai problemi di mancanza di spazi, mancanza di bagni e di infiltrazioni evidenziate dai 550 ragazzi del Liceo linguistico, in via Puccini, nella protesta di giovedì, dove una delegazione è stata ricevuta dal vicesindaco Alessandro Puccinelli e dall'assessore all'istruzione Francesco Mori.

"Noi ci siamo e ci saremo - ha esordito Franconi - Ma serve una svolta nelle competenze". 

"Siamo dunque pronti a consegnare e mettere a disposizione in via temporanea ed eccezionale due aule dell'UTE alle esigenze degli studenti del Liceo Montale in attesa degli interventi che la Provincia dovrebbe effettuare nei prossimi giorni, non appena le condizioni meteo lo permetteranno".

"E' stata una operazione di emergenza - ha spiegato - per andare incontro alle legittime richieste che ci hanno rappresentato gli studenti e la dirigente scolastica". 

"Il Comune di Pontedera - ha sottolineato - ha fatto oltre le proprie competenze quel che era giusto e necessario fare. Il problema purtroppo sta a monte del sistema, dentro quella riforma disgraziata delle Province che è rimasta a metà del guado togliendo loro la capacità di programmare nel medio periodo e di affrontare i problemi, privandole di risorse e lasciando loro in capo funzioni fondamentali per la vita quotidiana delle famiglie: dall'edilizia scolastica delle superiori alla viabilità e mobilità sovracomunale".

"Così non può andare. Serve che questo paese, per il bene di chi lo vive ed al di là di ogni polemica politica, superi l'equivoco in cui ha costretto ad operare una istituzione costituzionalmente riconosciuta. Lasciare la situazione così com'è, per debolezza o per inerzia, non giova a nessuno".

Franconi ha poi chiuso il suo intervento ricordando che "l'allerta arancione è diventata gialla fino alla giornata di domani. I centri operativi (comunale ed intercomunale) sono chiusi ma continua l'attività di monitoraggio".