Politica

"Due pesi e due misure"

Il centrodestra attacca il sindaco di Pontedera Millozzi sulla vicenda dell'autodromo mentre difende le sue scelte sul Chiesino

Simone Millozzi e Matteo Arcenni, leader del centrodestra Valdera

"Apprendiamo con soddisfazione la presa di posizione del sindaco Simone Millozzi nei confronti della ditta vincitrice dell’appalto per la costruzione della rotatoria al Chiesino", dicono Matteo Arcenni, Dino Guiggi, Matteo Bagnoli e Alessandro Rocchi, esponenti del centro destra Valdera.

"L’azienda non ha completato i lavori e il contratto è stato risolto dal Comune. La ditta, dunque, ha fatto ricorso in tribunale, sostenendo che le colpe del mancato svolgimento dei lavori siano da attribuire all’amministrazione. In questi giorni Millozzi ha comunicato che il Comune chiederà all’azienda addirittura un risarcimento per danno d’immagine e non solo. Bravo sindaco, siamo con te.
Hai il nostro pieno appoggio".

"Peccato, però - e qui arriva a critica del centro destra - che Millozzi non sia stato altrettanto duro e deciso nell’ambito della diatriba per la costruzione, mai avvenuta, dell’autodromo nella frazione di Gello.
Un botta e risposta andato avanti per anni tra il Comune e il proprietario dei terreni su cui sarebbe dovuto sorgere l’impianto per auto da corsa. Riteniamo che anche in questo caso il Comune possa far riferimento al danno d’immagine, considerato il gran “polverone mediatico” e il clima di (eterna) attesa che hanno accompagnato le trattative per la partenza dei lavori dell’autodromo.
Il Comune aveva addirittura espropriato il terreno in questione, per 184mila euro, per poi fare i conti con il continuo temporeggiare della famiglia per la riacquisizione dello stesso. Insomma, una matassa burocratica che senza dubbio ha messo in discussione la credibilità dell’amministrazione".
"In questo caso, però - continuano - da Palazzo Stefanelli sono arrivati solo silenzi. Ben vengano le prese di posizione di Millozzi. Ma prima di tutto serve coerenza. Il coraggio a fasi alterne è indice di un’amministrazione confusa e schizofrenica, che in alcuni casi alza la voce, mentre in altri nasconde la testa sotto la sabbia.
Il dubbio che la richiesta di risarcimento legata all’opera del Chiesino sia solamente una manovra elettorale viene spontaneo. D’altronde mostrare i muscoli a pochi mesi dalle elezioni è un bell’esercizio “acchiappa voti”.
Ma per fortuna i Pontaderesi hanno capito con chi hanno avuto a che fare in questi anni e come chi si propone sia la continuazione dell’attuale amministrazione e abbia condiviso ogni scelta come le delibere di giunta e consiglio dimostrano".