Attualità

​E' una piena che non fa paura

Arno ed Era gonfi ma senza allarmi. Ferme le cateratte 'imbiancate' e solo acqua dell'Usciana nello scolmatore bis.

Le cateratte dello scolmatore recentemente restaurate e ridipinte in un bianco luminoso non hanno avuto bisogno di di entrare in azione. E nello scolmatore è entrata e sta entrando soltanto acqua dell'Usciana bis, il canale artificiale che prima delle cateratte di Montecalvoli devia l'Usciana verso lo scolmatore passando sotto l'Arno.

Questa di inizio febbraio è dunque una piena di media entità che può impressionare soltanto chi non ha conosciuto, per età, beato lui, o per essere arrivato recentemente a Pontedera, le vere grandi piene dell'Arno e dell'Era. Soprattutto quella del IV novembre '66 che inondò la città dopo la rottura dell'argine alla Montagnola ma anche altre che invasero gli argini di golena arrivando a un passo dall'esondazione. Per cui furono azionate le cateratte che si aprono per pressione dell'acqua soltanto quando l'Arno arriva a 16 metri di altezza col contributo dell'Era (in questo caso negativo).

In queste ore l'Arno ha sì, coperto l'isoletta artificiale ma si è fermato infatti a tre quarti dell' idrometro sull'Arno e a metà della rampa di Boccadera - l'antico porto fluviale da anni tornato in auge con l'area ricreativa e il pontile del battello Andrea - 4-5 metri sotto il culmine delle spallette. Mentre l'Era sfiora ma non invade in pieno le golene. 

Dopo quella del '66 ci sono state altre mini alluvioni, negli anni '90 soprattutto al Romito quando la costruzione del sottopassaggio della FiPiLi alterò pericolosamente gli assetti fluviale della zona con conseguente negative per l'Era e con grandi paure anche per i pontederesi che si riversarono sugli argini e sui ponti per controllare la situazione.
Situazione ultimamente migliorata pur se il progetto di una cassa d'esondazione fra Ponsacco e il Romito, progetto più volte indicato come prossimo a entrare in esecuzione, è rimasto tale. E per ora col solo fatto concreto degli espropri con relativi indennizzi ai proprietari dei terreni.