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Ecobonus per 1.000 edifici storici, ok dal Comune

Una variante urbanistica consentirà a un migliaio di immobili finora esclusi di installare pannelli e accedere ai bonus. Franconi: "Via a Febbraio"

La presentazione della variante urbanistica

Consentire ai proprietari di oltre 1.000 edifici sul territorio comunale, perlopiù situati nei centri storici o in zone di pregio ambientale, di accedere alla serie di bonus che lo Stato ha deciso di erogare per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica.

È questo l'obiettivo della variante urbanistica che sarà in discussione nel Consiglio comunale di questa sera, mercoledì 30 Novembre. Ma che, dopo il necessario periodo tecnico, sarà a pieno regime soltanto a Febbraio. Intanto, però, proprietari e cittadini possono cominciare a farsi un'idea sull'intervento voluto dall'amministrazione nell'ottica di un recupero del patrimonio edilizio in chiave di efficientamento energetico.

"La modifica era attesa da molti cittadini e riguarda oltre 1.000 edifici che si trovano in zone storiche o di pregio e che, per questi vincoli, non potevano accedere a una vasta gamma di bonus - ha spiegato il sindaco Matteo Franconi - con questa variante e le nuove prescrizioni, curate dagli uffici, diamo l'opportunità di installare pannelli solari e fotovoltaici e di richiedere altri interventi".

Il centro di Pontedera

Tra questi, finora vietati a questo migliaio di immobili,  vi sono anche gli interventi sull'involucro edilizio per il miglioramento energetico, oppure la realizzazione di cappotti termici, la coibentazione delle coperture o il rifacimento della facciata. Che, da Febbraio, potrebbero ritrovarsi finalmente la strada spianata.

"Nel tempo, soprattutto con gli incentivi fiscali decisi dai Governi negli ultimi anni relativamente all'efficientamento energetico, abbiamo ricevuto moltissime richieste - ha specificato Massimo Parrini, dirigente del settore Pianificazione territoriale del Comune - alcuni edifici, però, per i vincoli legati alla collocazione in certi luoghi ritenuti storici o per la loro rilevanza architettonica o ambientale, non potevano in alcun modo accedervi".

La variante, allora, interviene proprio su questo punto, rendendo possibile una serie di interventi. Che, comunque, dovranno seguire specifiche linee guida. "Abbiamo deciso di aprire questo patrimonio a interventi che fino a ora erano vietati - ha aggiunto Marco Salvini, responsabile del servizio Urbanistica e Ambiente - l'amministrazione ha dato seguito a queste nuove politiche energetiche, elaborando norme d'inserimento paesaggistico e di tutela del valore storico".

Da sinistra: Marco Salvini, Massimo Parri e il sindaco Matteo Franconi

Ciò significa che, in aree del territorio interessate, come il centro storico di Pontedera, ma anche, tra gli altri, Pietroconti, viale Italia, i villaggi Piaggio e Gramsci, i proprietari che vorranno effettuare questi interventi dovranno comunque seguire delle indicazioni. "Per esempio - ha continuato Salvini - per i pannelli solari, questi dovranno limitare al massimo l'effetto abbagliante, essere disposti in maniera omogenea sui tetti e seguirne l'inclinazione, oltre ad avere una cromatura quanto più simile possibile".

Inoltre, la variante riguarderà anche la possibilità di ampliare le superfici, con la realizzazione per esempio di soppalchi in edifici dove, fino a oggi, non sarebbe stato possibile.

"La misura non riguarda solo le famiglie - ha concluso Franconi - ma anche attività commerciali nel centro e in altre aree che avrebbero voluto installare i pannelli già in passato. E che, adesso, potranno farlo".