Attualità

Emergenza siccità per l'agricoltura in Valdera

Coldiretti lancia l'allarme. Dichiarato lo stato di emergenza in Toscana. Il decalogo per combattere gli incendi e la possibilità di segnalare danni

La primavera più calda degli ultimi due secoli unita alle temperature estive che si sono “abbattute” sulla Toscana con temperature massime che hanno superato i 28 gradi (+3,3 gradi rispetto al 2016), al crollo delle precipitazioni (-64% pioggia rispetto alla prima decade di giugno del 2016) e alla drastica riduzione delle riserve idriche stanno mettendo a dura prova l’agricoltura. 

Compromessi i raccolti, dagli ortaggi alla frutta ma anche cereali ed i foraggi per l’alimentazione degli animali. A lanciare l’allarme, anche sulla zona della Valdera, è Coldiretti Pisa che informa le imprese della possibilità di segnalare ad Artea, tramite l’apposito modulo, eventuali danni derivanti dal perdurare della siccità. 

Nel frattempo la Regione Toscana ha anticipato al 10 giugno il periodo a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi e il conseguente divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli. In Toscana è stato dichiarato, negli scorsi giorni, lo stato di emergenza con l’attivazione di una speciale task force che dovrà presentare entro 30 giorni un piano straordinario di interventi per mitigare gli effetti della carenza idrica che è già misurabile nei nostri fiumi e nelle nostre riserve idriche. 

“L’agricoltura è in forte sofferenza – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa - Scarseggiano i foraggi per il bestiame e stiamo registrando un crollo della produzione di miele. Manca l’acqua potabile in molti comuni mentre nei campi la carenza idrica sta provocando ingenti danni. L’emergenza è diffusa su tutta la provincia”.

Caldo e siccità sono un mix esplosivo che - sottolinea Coldiretti - si somma all’avanzata del bosco che senza alcun controllo si è impossessato dei terreni incolti con una densità che li rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza. Per combattere gli incendi Coldiretti ha anche elaborato un decalogo. 

La prima regola per non causare l'insorgenza di un incendio nel bosco è quella - afferma Coldiretti - di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde.