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L'ex foresteria Piaggio sarà il nuovo Centro per l'impiego

L'immobile di proprietà comunale, attualmente dismesso, sarà demolito e ricostruito. Il servizio rimarrà comunque nell'attuale sede sino al 2026

L'ingresso per la ex foresteria Piaggio in viale Rinaldo Piaggio

Il Centro per l'impiego si sposta di qualche metro e, a pagare, sarà la Regione. Lo ha spiegato il sindaco Matteo Franconi in Consiglio comunale, dov'è stato presentato il progetto per l'ex foresteria Piaggio, spazio dismesso di proprietà pubblica e destinato a passare proprio alla Regione.

In breve, il Centro per l'Impiego che attualmente si trova in viale Rinaldo Piaggio, all'interno del cortile del Museo Piaggio, sarà spostato nel lato prospiciente della strada. Ciò, però, non avverrà semplicemente con un trasferimento, appunto, nell'ex foresteria. Questa, al contrario, viste anche le condizioni in cui versa, sarà demolita e completamente ricostruita.

"Ciò ci permette di intervenire su un immobile chiuso da anni - ha spiegato il sindaco Matteo Franconi - inoltre, sarà un immobile adatto al nuovo Centro per l'Impiego. Si tratta di un investimento importante per la riqualificazione dell'area, interamente finanziato dalla Regione".

Come detto, infatti, l'investimento sarà a carico della Regione e dell'Agenzia regionale toscana per l'impiego, per un importo complessivo di 6,9 milioni di euro.

"Viene tolta l'ex foresteria, ma vengono aggiunte altre proprietà comunali nel piano delle alienazioni - ha puntualizzato il capogruppo di Fratelli d'Italia, Matteo Bagnoli - in realtà, comunque, è un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro: sono soldi che arrivano dal Governo nazionale".

"Il finanziamento arriva attraverso l'Agenzia regionale toscana per l'impiego - ha replicato l'assessore ai Lavori pubblici, Mattia Belli - per onestà intellettuale, il merito va al sindaco Franconi e all'assessora regionale Alessandra Nardini: non solo ci è stato garantito il finanziamento per l'intervento per l'impianto termico, visto che il servizio resterà nel luogo attuale almeno sino al 2026, ma con questo investimento ulteriore il percorso, che è partito da tempo e con i Governi precedenti, arriva a una sua conclusione".