Politica

"Ex Ipsia, altra colata di cemento senza visione"

Bagnoli contro l'ipotesi di un nuovo uso per l'area di via Primo Maggio: "Manca una strategia complessiva, per questo la città non è più attrattiva"

Matteo Bagnoli

"Il problema della rincorsa alle promesse in vista delle elezioni è che nella fretta si rischia di farne di mediocri e poco ragionate". È caustico il commento di Matteo Bagnoli, capogruppo di Fratelli d'Italia e candidato della coalizione di centrodestra, sull'ipotesi rilanciata dal sindaco Franconi per dare una nuova destinazione all'area dell'ex Ipsia di via Primo Maggio.

La possibilità di demolire la struttura e dare così vita a un'area verde con un parcheggio annesso, infatti, non scalda il cuore dello sfidante alle elezioni. "A pochi mesi dalle elezioni, il sindaco interviene su una situazione di abbandono e degrado lunga più di 20 anni - ha commentato - il progetto, che in pratica consiste in qualche decina di parcheggi e un’aiuola, sarebbe l’ennesimo intervento realizzato senza una visione di città e una prospettiva strategica".

"Siamo governati da troppi anni da una classe dirigente che non ha più l’umiltà di rendere conto del proprio operato e che ormai va avanti per inerzia, senza idee - ha aggiunto Bagnoli - sull’ex Ipsia è evidente che, finché non avremo ripensato una strategia complessiva per il futuro della città, siamo condannati a progetti banali e privi di prospettiva. Personalmente, credo che quella zona dovrebbe diventare un polo verde della città, per diventare maggiormente attrattivi per la residenzialità di famiglie e giovani: alcuni paesi che fino a 20 anni fa guardavano a Pontedera come modello oggi offrono un tessuto urbano più vivibile".

"Condannare l’ex Ipsia a essere un'ulteriore colata di cemento per ospitare un parcheggio significa continuare a stare fermi mentre gli altri intorno a noi vanno avanti - ha proseguito - finalmente, dopo decenni di abbandono, potremmo riqualificare radicalmente l’area e il sindaco propone di farne un grosso parcheggio, con stalli che poi quasi sicuramente saranno a pagamento, peraltro contraddicendo la promessa di non aumentare i posti auto in centro".

"Questi parcheggi, si è detto, favorirebbero il commercio, ma tutti noi ricordiamo ancora quando Pontedera era il fiorente centro del commercio per tutto il territorio, semplicemente perché eravamo più capaci nel costruire una strategia e seguirla con una prospettiva chiara - ha concluso - oggi che Pontedera soffre di una mancanza di prospettiva, cosa siamo? Un centro commerciale che per rendersi attrattivo si limita a buttare ogni anno centinaia di migliaia di euro in alcuni concerti o mega feste, senza sviluppare alcuna reale progettualità".