È stata pubblicata ieri, sul sito ufficiale del Tar della regione Toscana, l’ordinanza con cui la prima sezione del suddetto ente ha deciso di non accogliere l’istanza di sospensiva richiesta dai ricorrenti contro la realizzazione di un fast food nell’area adiacente al cimitero comunale di Pontedera.
Il tribunale ha tuttavia ritenuto che le ragioni sollevate potranno essere adeguatamente discusse nell’udienza pubblica, nella quale saranno approfondite le eccezioni preliminari e le censure sollevate dai legali.
La decisione è giunta al termine della camera di consiglio, dopo la relazione della giudice Silvia De Felice e l’ascolto dei difensori delle parti, il collegio ha stabilito un rinvio della trattazione, senza procedere a un blocco cautelare dell’opera.
In un post pubblicato su FB l'ex consigliere di Presidio Civico Pontedera Alberto Andreoli ha commentato
"Dobbiamo evidenziare che nulla di definitivo e’ stato deciso. Il TAR deve pronunciarsi nel merito con una sentenza, all’esito della discussione pubblica che si svolgerà’ nel mese di dicembre. Poi forse ci sara’ il ricorso al Consiglio di Stato. Nel frattempo la proprietà potrebbe decidere di proseguire i lavori e, visto il ritmo degli stessi, tagliare il nastro del Fadt food e del nuovo supermercato prima di Natale e prima ancora della successiva udienza. Attenzione però: il caso della villetta a confine tra Pontedera e Ponsacco insegna.Permessi regolarmente rilasciati e poi annullati addirittura dopo anni dal Consiglio di Stato e con una battaglia legale ancora in corso dove nulla e’ ancora deciso. Se “cadono” i permessi per la violazione della fascia di rispetto del vincolo cimiteriale chi ha costruito sara’ costretto a demolire. Ai ricorrenti e al loro difensore, quasi tutti noti per rivestire o avere rivestito incarichi politici in un partito del centrodestra locale pontederese o per essere parenti di alcuni attuali consiglieri comunali diciamo che se ad aprile 2024 i partiti del cdx avessero ascoltato PRESIDIO CIVICO votando NO alla variante, ci sarebbe stato tempo per organizzare dibattiti pubblici ed informare la cittadinanza.Il ricorso al TAR e’ stato un paracadute per mettere una bandierina trasformando in POLITICA una battaglia che doveva invece essere civica. Chi e’ causa del suo male pianga se stesso."