Politica

Fdi e Lega difendono la storicità della residenza

Il criterio per l'assegnazione delle case popolari discusso in Regione. A Firenze passa un emendamento di Petrucci, a Pontedera si muove Stefanelli

Diego Petrucci (Fdi)

La Corte Costituzionale ha giudicato illegittimo il criterio per il quale servivano almeno 5 anni di residenza sul territorio della stessa regione prima di poter accedere alle graduatorie degli alloggi popolari. La Regione Toscana aveva introdotto questa norma ed ora è in procinto di rivederla ma, contro la completa cancellazione, si è mossa Fratelli d'Italia.

A Firenze è stato il consigliere pisano di Fdi Diego Petrucci a presentare un emendamento, poi approvato, che consentirà di introdurre un criterio di premialità proporzionale agli anni di residenza in Toscana, cosicché sarà in parte salvaguardato il principio della storicità della residenza per l'assegnazione degli alloggi popolari.

A Pontedera, un po' in ritardo rispetto a quanto successo in Regione, si muove la Lega, chiedendo con una mozione al sindaco e alla giunta di "presentare un’istanza alla Regione Toscana volta a rivalutare la modifica della norma regionale".

"Soprattutto in un territorio come il nostro - ha commentato la capogruppo Rebecca Stefanelli -, l’abolizione del requisito comporterebbe un ingiusto vantaggio per coloro che, anche saltuariamente e occasionalmente, abitano la nostra città a scapito di cittadini residenti che da anni vivono, lavorano in zona e ancora attendono l’assegnazione di un alloggio popolare".

"Quando un bene con funzione sociale è limitato - ha sottolineato Stefanelli -, come gli alloggi di edilizia pubblica, è necessario individuare delle priorità dando precedenza a chi dimostra di avere un legame con il territorio. Questo significa veramente non discriminare!"

Ma, come detto, la Regione già si è mossa in questo senso, approvando l'emendamento presentato da Petrucci.