"La migliore delle mie tragedie". È la definizione data da Jean Racine di Fedra, lo spettacolo che i prossimi 5 e 6 Aprile vedrà impegnati Federico Tiezzi alla regia per una storia che affronta colpa e punizione, ordine e disordine secondo le letture di Euripide e Seneca.
Racine, drammaturgo francese del Seicento, ha ripercorso la vicenda che prende avvio al palazzo reale di Trezene, dove Fedra si dibatte nella morsa di una passione tanto irrefrenabile quanto impossibile: finché, non ricambiata, Fedra calunnia Ippolito di un tentativo di stupro. Ma tutti i personaggi hanno qualcosa da nascondere: Teseo le sue fughe amorose, Ippolito di amare Aricia, che discende da una stirpe nemica e assassina, ed Enone un intrigo bugiardo e colpevole.
Dopo aver affrontato le tragedie di Sofocle, Antigone, ed Euripide, Ifigenia in Aulide e Medea, Tiezzi, uno dei maestri della regia italiana, torna così al mito greco, in scena al Teatro Era di Pontedera il sabato 5 alle 21 e domenica 6 alle 17.
Protagonista in scena è Elena Ghiaurov, accompagnata da un ampio cast formato da Martino D’Amico, Valentina Elia, Riccardo Livermore, Catherine Bertoni de Laet, Bruna Rossi e Massimo Verdastro. Firmano la scenografia Franco Raggi e Gregorio Zurla, mentre i costumi sono di Giovanna Buzzi e le luci di Gianni Pollini; la cura del canto di Francesca Della Monica e i movimenti coreografici di Cristiana Morganti.
"Questa tragedia dell’inconscio ha il linguaggio del più grande autore di teatro che la Francia abbia avuto sotto Luigi XIV - ha scritto Tiezzi - una parola che mostra, individua, razionalizza emozioni e tensioni e nello stesso istante le cela sotto il nitore levigato della versificazione. Fedra, sconvolta dalla sua passione, infrange l’ordine morale, familiare e sociale attraverso il suo desiderio. All’interno dell’ordine familiare, dentro le regole sociali e dinastiche, l’amore porta il disordine meraviglioso del cuore umano".
Per assistere agli spettacolo è possibile acquistare il tagliando alla biglietteria del Teatro Era, aperta dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19, oppure online sul sito del Teatro della Toscana.