Attualità

​Ferragosto, cocomero e guerra

La festa creata dal primo imperatore romano, Ottaviano Augusto prevedeva balli e spassi sull'aia. Ma 75 anni fa volavano le bombe.

Le Feriae Augusti o Feriae Augustales  - evolute linguisticamente in ferragosto - più desolate di Pontedera furono quelle di 75 anni fa. Quando la città deserta dopo i bombardamenti americani che l'avevano distrutta almeno per metà si ritrovò per quasi due mesi sul fronte bellico con gli americani impegnati a inseguire i tedeschi in ritirata ma fermando l'avanzata alle porte di Pontedera perché volevano impegnare i nemici in Italia per favorire la penetrazione alleata in Germania, il colpo finale, dopo lo sbarco in Normandia. 

E per quasi due mesi sul cielo di Pontedera e del suo Arno volavano cannonate contrapposte ma con potenza maggiore da parte americana, tanto che furono colpiti e morirono diversi sfollati sulle colline di Montecalvoli.
Ma se è doveroso ricordare quei drammatici giorni, è invece piacevole ricordare i tempi pre automobilistici, pre crociere Costa e pre voli turistici diretti in tutto il mondo. I tempi delle cocomerate e delle gazzose sull'Arno. I tempi dei bagni Rosina e Oscar sulla riva calcinaiola (ma che i pontederesi ritenevano propria) munita di una delle più grandi spiagge, forse la più grande in assoluto, dell'Intero corso dell'Arno. Spiaggia che i 'vecchi' pontederesi rimpiangono di tutto cuore.

Ma per i pontederesi l'agosto era anche quello del patrono Faustino, martire delle catacombe romane, che si festeggiava in processione l'8 agosto ma che da tempo è stato spostato ad ottobre perché erano scoppiate le ferie di massa. Mentre per i credenti era un' importante festa religiosa quella del proclamato (da Pio XII nel 1950) dogma dell'assunzione in cielo di Maria Vergine. Una festività religiosa che, in un certo senso, occupò una parte di spazio al ferragosto festaiolo proclamato dall'imperatore.