Era il 5 Giugno 1978. L'Italia aveva già disputato e vinto la prima partita del mondiale argentino contro la Francia, grazie ai gol di Paolo Rossi e Renato Zaccarelli. A dire la verità, era la vigilia della seconda partita, quella contro l'Ungheria. In quel giorno, lungo la Tosco Romagnola a Pontedera, Mario Marianelli prendeva in gestione il distributore di benzina che in città, da quel momento, conosceranno tutti. E che tra circa un mese passerà di mano, segnando un passaggio epocale.
Una storia di lavoro che si unisce indissolubilmente a una storia di famiglia e di passione politica. Operaio alla Piaggio prima della cacciata, in quanto attivista del Partito Comunista Italiano, Marianelli è stato poi fautore della politica cittadina, da assessore e vicesindaco. Una figura che è diventata una sorta di totem, attorno al quale sono cresciute generazioni di amministratori.
E proprio per questo quel distributore non era soltanto un posto di lavoro, ma un ritrovo, un luogo aperto, una specie di piazza. Dove Marianelli incontrava i suoi compagni di partito, altri appassionati di politica e amici, parlando di tutto. In quell'ambiente sono cresciuti Vladimiro, il suo primogenito, e Iuri, il secondo, che lo hanno accompagnato per decenni.
"Ricordo quando d'estate, sotto alcuni alberi che adesso non ci sono più, qua si ritrovavano in tantissimi amici di mio babbo - ha detto Vladimiro - è un posto ventilato e si sta al fresco, per questo si radunava qui tutta la vecchia guardia, persone purtroppo che non ci sono più. C'erano i tavolini e si giocava a carte: era un modo per stare insieme e per passare il tempo in amicizia".
Un modo, anche, per ricordare l'impegno politico e ciò che Pontedera era stata. Cosa che Mario Marianelli ha fatto anche come scrittore, lasciando numerose testimonianze sulla sua vita e sulla città che, insieme al cugino Giacomo Maccheroni, aveva governato.
A Dicembre 2021, Marianelli è scomparso, all'età di 90 anni. I figli, già da prima, hanno portato avanti la gestione del distributore. Adesso, però, è arrivato il momento di passare la mano e di godersi un po' di riposo, stando anche più vicini a mamma Verena. "Cambierà la gestione, l'impianto non è nostro. Un tempo c'era la facoltà di presentare qualcuno all'azienda, ma da tempo funziona diversamente - ha concluso Vladimiro - quel che è certo è che, per un altro mesetto, saremo qui. Poi, intorno alla metà di Maggio, subentreranno i nuovi gestori. Dispiace, ma abbiamo lavorato molto ed era il momento giusto".