I lavori di impermeabilizzazione delle cupole del palazzetto dello sport di via della Costituzione vanno avanti e, per il momento, la piscina rimane chiusa. Per questo, alcuni genitori dei nuotatori della Dimensione Nuoto Pontedera hanno dato vita al Comitato Forza Dnp, con l'obiettivo di tenere alta l'attenzione sul tema.
Le ultime notizie, del resto, parlano di tempistiche ancora non definite e, soprattutto, subordinate al maltempo, che per la tipologia d'intervento in corso incide non poco sul lavoro quotidiano degli operai.
Per questo, il Comitato sta cercando di informarsi su tutta la documentazione relativa ai lavori, che costringono i ragazzi e le ragazze della Dimensione Nuoto di allenarsi nelle palestre dei Comuni vicini con un'organizzazione spesso laboriosa.
Ben presto, il Comitato ha ricevuto il sostegno del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, composto da Matteo Bagnoli e Franco Valleggi. "Già a Novembre - hanno scritto - chiedemmo all’amministrazione comunale di sollecitare la società che gestisce l’impianto e che dal 2000 percepisce oltre 190mila euro all’anno di mettere a disposizione un servizio navetta per tutti gli atleti che, a causa della cattiva programmazione e manutenzione della struttura, erano costretti ad allenarsi in altre piscine. La risposta, però, è stata negativa".
"Ci era stato detto che i lavori sarebbero finiti entro Dicembre e, quindi, la messa a disposizione del servizio navetta non sarebbe servita a niente - hanno aggiunto - purtroppo, avevamo ragione e a oggi ancora non vediamo la fine dei lavori e la riapertura della piscina".
"Molti dei documenti richiesti dal comitato sono già in nostro possesso in quanto avevamo già fatto accesso agli atti in precedenza e ci mettiamo sin da subito a disposizione del Comitato qualora avesse bisogno di un confronto - hanno concluso - gli atleti e le loro famiglie non meritano di continuare ad essere prese in giro".
Sul tema è intervenuto anche il consigliere Alberto Andreoli, esponente del gruppo Presidio Civico. "Nonostante Pontedera si sia dotata delle Consulte di quartiere che, per regolamento, dovrebbero fungere da cerniera tra le istanze dei cittadini e le istituzioni, per ogni singola emergenza continuano a nascere i comitati - ha commentato - come mai tutti questi cittadini non conoscono le Consulte di quartiere? Come mai queste non si riuniscono, magari in seduta aperta, per discutere dei problemi che affliggono il quartiere?".
"Eppure, durante la campagna elettorale, il sindaco Franconi promise di potenziarle e di finanziarle per un maggior funzionamento - ha concluso - è evidente che, a fronte di tutti i problemi e della mancanza di risposte concrete, l’amministrazione abbia difficoltà ad affrontare il confronto. Esemplare, in questo senso, l'ultimo verbale della Consulta I Fabbri-Treggiaia, che conclude sottolineando l'assenza di dialogo con l'amministrazione e la conseguente inutilità dell'assemblea stessa".