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"Geofor rifiuta ogni richiesta dell'Usb"

L'Unione sindacale di base lamenta l'atteggiamento dell'azienda nel confronto: "Non ci resta che scioperare". Presidio a Gello lunedì 13 febbraio

"Tornare indietro con gli illeciti trasferimenti effettuati, revisione dell’orario di lavoro, regolarizzazione degli straordinari con la giusta interpretazione del contratto nazionale, questi sono i passi indietro che abbiamo rivendicato al fine di scongiurare lo sciopero, ma l’azienda ha fatto orecchi da mercante". Così l'Unione sindacale di base lamenta l'atteggimento della Geofor tenu1to durante l'incontro di martedì scorso fra i rappresentanti sindacali e l'azienda.

Un atteggiamento definito dall'Usb "autoritario" e "di chiusura totale" che ha costretto il sindacato a organizzare uno sciopero con tanto di presidio davanti ai cancelli dell'azienda in viale America a Gello per lunedì 13 febbraio dalle 10.

"Teniamo a precisare - scrivono in una nota stampa dall'Usb - che il nostro rappresentante, una volta ricevuta la convocazione, ha informato i restanti componenti della Rsu invitandoli a partecipare alla riunione ma il resto della Rsu ha declinato l’invito. Non ci resta quindi che scioperare, ma non dobbiamo fermarci".

"Dal giorno dopo lo sciopero - continuano - la Unione Sindacale di Base metterà a disposizione il proprio ufficio legale per una serie di vertenze sia individuali che collettive al fine di ripristinare legalità e giustizia nel nostro posto di lavoro".

"Questa azienda - concludono dall'Usb - sta attuando una politica di ristrutturazione che non esclude nessuno da futuri trasferimenti o cambi di mansione, non pensate che quello che accade agli altri non possa in seguito capitare a voi".