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Il geologo-scrittore sulle tracce di Gesù

L'autore pontederese Sergio Matteoli presenta il suo quarto libro: una spy story incentrata sulla vita di Gesù. Appuntamento alla libreria Roma

Lo scrittore-geologo Sergio Matteoli e il giornalista Fausto Pirìto

Quarta “prova d’autore” per Sergio Matteoli. Lo scrittore, geologo e viaggiatore pontederese presenta il suo nuovo libro, dal titolo “Era solo un Profeta” (Porto Seguro Editore) e si confronta con una dimensione letteraria a lui inconsueta, quella della Spy Story.

Domani, martedì 27 Settembre alle 18, l'autore sarà alla libreria Roma di Via Misericordia 18 a Pontedera per presentare il suo libro. Per l'occasione sarà affiancato dal giornalista Fausto Pirìto.

"Il libro - si legge in una nota-  si dipana lungo oltre 200 pagine intorno a una misteriosa quanto intrigante e “rivoluzionaria” ipotesi sulla vicenda umana di Gesù, seconda la quale il Cristo potrebbe non essere morto dopo la crocefissione bensì quasi un secolo dopo e molto lontano da Gerusalemme, probabilmente in India. Il protagonista di questa avventura, l’architetto Valerio Mascia, si rivela personaggio spiazzante, unico, forse predestinato, pur nella sua estrema 'normalità' e lo potremo seguire nel suo pericoloso viaggio alla ricerca della verità attraverso un itinerario lastricato di sangue che lo porterà sulle tracce di un antico manoscritto: da Firenze alla Sardegna, dal Pakistan all’India, all’Armenia, al Vaticano".

In copertina: “La Battaglia tra cattolici ed eretici”, affresco custodito nel Chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze e attribuito al pittore manierista Lorenzo Vaiani, detto Sciorina che vi lavorò tra il 1581 e il 1584

La prima opera di Matteoli, “Il cervello del pollo”, del 2019, è una sorta di racconto fanta-politico legato alla musica di Fabrizio De André. La seconda e la terza uscita, “Viaggi, amori e utopie” e “La strana storia di M”, possono invece essere considerate “diari di bordo” in senso lato, alla ricerca del "Senso della Esistenza". Le quattro pubblicazioni, così diverse tra loro, sono comunque legate da un filo conduttore che è l’esperienza di vita all’estero dell’autore che, in quasi 40 anni di lavoro come geologo, ha avuto modo di conoscere oltre 50 Paesi nel mondo.