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Gestione di Villa Crastan, si ferma l'iter

L'amministrazione con una determina revoca l'aggiudicazione dopo la mancata firma da parte dell'associazione incaricata. Adesso si guarda al futuro

Villa Crastan a Pontedera

Convenzione revocata e tutto ricomincia daccapo. Il destino di Villa Crastan, dopo la mancata firma dell'atto per la gestione dell'immobile per 3 anni da parte dell'associazione "Viva Villa Crastan Viva", è di nuovo in ballo.

La grande villa di via della Stazione Vecchia, progettata nel 1928 per conto di Manlio Crastan, fratello di Luzio e imprenditore dei surrogati del caffè, fa parte del patrimonio comunale da metà degli anni Sessanta.

Fino all'inaugurazione e all'apertura della nuova biblioteca comunale "Giovanni Gronchi" di viale Rinaldo Piaggio, Villa Crastan ha ospitato il patrimonio librario del Comune, oltre a offrire aule studio per gli studenti che, soprattutto negli ultimi anni, avevano cominciato a frequentarla in modo sempre più sistematico.

Dopodiché, per l'immobile, che nel giardino retrostante ha ospitato per anni anche il cinema sotto le stelle durante l'estate, ha vissuto un periodo transitorio. Dal 2014, infatti, anno del definitivo trasloco della biblioteca comunale, Villa Crastan è rimasta senza un vero e proprio scopo fino al 2017, quando l'amministrazione dell'allora sindaco Simone Millozzi ha dato avvio a un processo partecipativo per capire come meglio gestire la Villa stessa.

Al termine di questo percorso, nel Febbraio 2020, è nata appunto l'associazione "Viva Villa Crastan Viva", per la quale, come si legge nella determina che stabilisce la revoca dell'aggiudicazione, era stata disposta "la gestione dell'immobile denominato Villa Crastan e del parco, per un periodo di 36 mesi, a far data dalla sottoscrizione della convenzione"

Nella stessa determina, però, si legge anche come "non si è addivenuti alla sottoscrizione della convenzione", e che per tanto il Comune "esaminerà eventuali nuovi modelli gestionali per perseguire l'adeguata valorizzazione della Villa, attuando gli obiettivi emersi e definiti dal processo partecipativo".

Insomma: Villa Crastan, almeno per il momento, non sarà gestita secondo quanto stabilito dalla convenzione stipulata