In tutto, erano 5 i sindaci in sala: oltre a Marco Gherardini, primo cittadino di Palaia, anche Matteo Franconi, Simone Millozzi e Paolo Marconcini. Una filiera che dal 1999 arriva a oggi, senza però dimenticare il passato. Protagonista, infatti, è il quinto sindaco, Giacomo Maccheroni, il "sindaco dell'alluvione" che dal 1965 al 1975 ha occupato lo scranno più alto di Palazzo Stefanelli.
In "Governare la città. Pontedera (1965-1975). Ricordi e riflessioni", edito da Tagete e insieme a Michele Quirici, Maccheroni ha ricordato in modo colloquiale e quasi in forma di diario privato i suoi anni alla guida della città. Che, dopo vent'anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, si ritrovò nuovamente a partire da zero dopo l'alluvione del 1966.
Anni difficili, di ricostruzione, durante i quali Maccheroni ha evidenziato l'importanza della macchina amministrativa e dell'organizzazione comunale in senso ampio. Una sorta di testimonianza da lasciare agli altri amministratori che, in sala, lo hanno ascoltato.
Maccheroni, nato nel 1936, è stato presidente dell'ospedale Felice Lotti, sindaco di Pontedera, assessore regionale e presidente del Consiglio regionale negli anni Ottanta e, infine, parlamentare della Repubblica tra le fila del Partito socialista fino al 1994.