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Gioie e dolori fanno crescere il rugby pontederese

Ecco i risultati ottenuti nell'ultimo anno dalla società della Bellaria, fra soddisfazioni dei più piccoli e qualche sofferenza dei grandi

A cinque anni dalla fondazione il Bellaria Rugby può dirsi fiero di aver raggiunto, seppur alternando gioie e difficoltà, importanti risultati. La pensano così dalla società che mette in evidenza soprattutto il fatto che il numero dei bambini dai 4 ai 12 anni (per le categorie under 6-8-10) a settembre è raddoppiato e tutte le categorie del mini rugby hanno potuto giocare nei rispettivi campionati.

Nelle categorie superiori (under 14-16-18) invece, la Bellaria ha optato per creare una sinergia con il Livorno Rugby che ha significato un maggiore impegno da parte della società e dei genitori nel portare i ragazzi ad allenarsi lontano, ma anche l'opportunità di crescere in un ambiente di buon livello.

"Da appassionato di questo sport - ha commentato uno dei tecnici Francesco Gasperini - vedere per tre giorni a settimana quel campo da rugby con più di 100 bambini giocare con decine di palle ovali lo ritengo fantastico, ed è fantastico anche vedere come sono stati bravi a far squadra i genitori, sempre pronti a preparare dolci, imbastire grigliate e organizzare feste. Probabilmente il più grande potere del rugby è proprio essere cosi inclusivo".

Per quanto riguarda la prima squadra, la società ha provato ad affrontare il salto di categoria dalla C2 alla C1. L'inizio di stagione non è stato positivo dovendo fare i conti con giocatori esperti e qualche infortunio di troppo che non hanno permesso nel girone di andata di portare a casa alcuna vittoria. Partita dopo partita, però, il gruppo si è unito ha visto arrivare anche qualche risultato. "Siamo molto orgogliosi dei risultati che stiamo ottenendo - ha commentato Gasperini -, la classifica non ci attribuisce il giusto merito, ma a noi va bene cosi: testa bassa e lavorare".