Ad alzare i pugni al cielo, dopo il traguardo di via Alcide de Gasperi, è il francese Clément Champoussin, dell'Arkéa-B&B Hotels, che in volata batte l'australiano Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) e si aggiudica il primo trofeo della due giorni di ciclismo internazionale in Valdera conquistando la 9° edizione del Giro della Toscana.
Dopo il Gran Premio della Montagna, in fuga si trovano proprio Champoussin e Storer, mentre all'inseguimento, a 18 secondi di distanza, l'italiano Domenico Pozzovivo (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè). La fuga dei due, comunque, era già partita ancor prima delle salite del Serra.
Più staccati, nonostante abbiano fatto parte a lungo del gruppo di testa, i vari Javier Romo Oliver (Movistar), Ben Zwiehoff (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Jesus David Pena Jimenez (Team Jayco Alula), Zeray Nahom Araya (Q63.5 Pro Cycling Team) e Jordan Jegat (TotalEnergies). A lungo, all'inseguimento, anche il cecinese Diego Ulissi (Uae Team Emirates).
Il trittico, composto da Storer e Champoussin davanti e Pozzovivo in chiusura, si consolida nella discesa del Monte Serra, con i tre che si sono avviati verso Pontedera intenzionati a darsi battaglia fino all'ultimo metro.
In uscita da Buti, però, la coppia di testa accumula un vantaggio di 35 secondi, tant'è che Pozzovivo viene recuperato da Ulissi, Romo, Zwiehoff, Pena, Araya, Jegat e i due aggiuntisi successivamente, ovvero il belga Floris De Tier (Bingoal) e il tedesco Marco Brenner (Tudor Pro Cycling Team).
A una manciata di chilometri dall'arrivo, il vantaggio della coppia resta attorno ai 30 secondi, nonostante dal gruppo degli inseguitori Romo cerchi di staccarsi per andare a infastidire Storer e Champoussin. Addirittura, a 4 chilometri dal traguardo, il vantaggio sale a 40 secondi e parte la sfida a due tra l'australiano e il francese, che alla fine, con lo sprint, brucia l'avversario e conquista la vittoria.
Alle spalle dei due, Jordan Jegat, Marco Brenner, miglior giovane della gara, Ben Zwiehoff e, come sesto, il primo italiano della competizione: Domenico Pozzovivo.
"Devo tanto a questa salita: mi ha costruito come atleta e ciclista a tutto tondo - ha commentato a fine gara Andrea Tafi, vincitore del Gran Premio Città di Peccioli nel 1997 - vedere oggi questi atleti che la percorrevano è sempre una grande emozione. Penso ci sia stata grande qualità e vedremo domani cosa accadrà per la Coppa Sabatini".