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Gli Assetati, cittadini sul palco per i Vespa Days

Il progetto dell'Accademia dell'Incompiuto si rilancia e punta all'evento internazionale di primavera: coinvolti anche gli ospiti delle Rsa

Gli Assetati sul palco del Teatro Era

Sono saliti sul palco a Giugno e, di nuovo, a Dicembre. Un doppio spettacolo che, a Teatro Era, ha coinvolto semplici cittadini e cittadine, appassionati di recitazione che, per la prima volta, hanno deciso di mettersi in gioco. Il progetto Gli Assetati, però, non si ferma qui e fa il tris.

Organizzato in collaborazione con il Comune, il percorso teatrale è dell'Accademia dell'Incompiuto, che ha fatto nascere un gruppo di cittadini senza particolari esperienze teatrali, ma che vuole continuare a creare arte e aggregazione.

Questa piccola comunità di attori e attrici, anche per il 2024, sarà in movimento per arrivare nuovamente al Teatro Era e mettere in scena un nuovo spettacolo il prossimo 20 Aprile, in occasione dei Vespa WorldDays, con una rinnovata e variegata opera musicale e teatrale.

Al gruppo, comunque, potranno unirsi anche nuovi volti: il nuovo progetto, "Assetati. Voci di una comunità", inizierà la sua fase laboratoriale martedì 16 Gennaio dalle 17 fino alle 21 nella sala della Consulta di quartiere al primo piano del Teatro Era. "L’orario è, come sempre, indicativo della presenza degli operatori - hanno specificato gli organizzatori - e non è relativo a un obbligo di presenza dei partecipanti".

A sostenere le attività e a coordinare il progetto, come nel 2023, saranno Felicita Marcelli, Jorge Romero Mora, Mario Biagini, Pei Hwee Tan, Sambou Diarra, Silvia Rubes, Vicente Cabrera Viviana Marino.

"Invitiamo tutte le associazioni del territorio a contribuire a questa iniziativa - hanno concluso dall'Accademia - grazie alla collaborazione con la Società della Salute, inoltre, avremo l’opportunità di coinvolgere le Rsa della Valdera e dell’Alta Valdicecina, e quindi cittadine e cittadini più anziani. Ci interessa anche stimolare e favorire la presa in carico da parte della collettività del disagio psichico derivante dall’isolamento sociale, sempre in un approccio alla qualità della vita come indicatore di salute individuale e collettiva".