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Gli operai vogliono parlare nel Consiglio

Una delegazione di lavoratori Piaggio si è recata a palazzo Stefanelli per chiedere di partecipare alla seduta di questo pomeriggio

Gli operai davanti al municipio

Gli operai vogliono entrare nel Consiglio Comunale di questo pomeriggio, prendere la parola e spiegare la situazione all'interno di Piaggio. Una volontà espressa stamattina nel corso di un incontro con l'assessore alle politiche sociali Marco Cecchi. La delegazione era costituita dagli operai che hanno aderito allo sciopero indetto dall'Unione sindacale di base (Usb) inziato questa mattina alle 8 e che proseguirà fino alle 6 di domani.

Una protesta lunga 24 ore che cerca nelle istituzioni un interlocutore e un intermediario nel braccio di ferro con i vertici dell'azienda. "La situazione dentro Piaggio è sempre peggiore - tuona Simone Selmi, di Usb - abbiamo alle spalle 4 anni di ammortizzatori sociali, i vertici continuano a delocalizzare e ogni tentativo di confronto è naufragato. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci alle istituzioni".

"Piaggio ci ignora e prende decisioni senza spiegare la sua strategia - prosegue Selmi. - Chiediamo all'azienda di giocare a carte scoperte, abbiamo bisogno di un piano chiaro per il futuro e i politici devono prendersi a cuore la questione".

Selmi vorrebbe che un rappresentante degli operai fosse autorizzato a parlare durante la seduta di questo pomeriggio. "Ci hanno detto che non si tratta di un Consiglio aperto e dunque non sarà possibile accedervi". Dal Comune è arrivata una proposta alternativa: "Scrivere un documento e lasciare che sia il presidente del consiglio locale a leggerlo nel corso dell'incontro",

Gli operai preferirebbero partecipare in prima persona: "Nelle prossime ore cercheremo di confrontarci con tutti i consiglieri, di maggioranza e minoranza, se possibile, e chiederemo il loro parere. Nel caso in cui venissimo ignorati siamo pronti a contattare l'assessore regionale e il Ministero".