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Green Park, sopralluogo per rimuovere il Keu

Si è svolto un incontro tra proprietà dell'area e tecnici per capire come procedere alla bonifica della zona e al trasporto dei cumuli telonati

Alcuni dei cumuli nell'area

Nella giornata di ieri, giovedì 13 Luglio, si è svolto un sopralluogo negli spazi del Green Park di Pontedera, l'area verde custode di un progetto residenziale ormai datato dove, da qualche tempo, sono stati accumulati degli ammassi di terra contenente del Keu. L'obiettivo, infatti, è quello di procedere alla rimozione del materiale nel più breve tempo possibile.

Il processo, che secondo quanto riportato da La Nazione dovrebbe cominciare a Settembre, è comunque avviato: la rimozione dei 13 cumuli che si trovano lungo via Vittorio Veneto, in direzione nord una volta superato l'incrocio con via della Costituzione, sarà organizzata nelle prossime settimane.

Prima di dare inizio alle operazioni, infatti, occorrerà anche effettuare dei nuovi test su alcuni dei cumuli coperti dai teloni, per valutare le modalità di spostamento e, successivamente, di smaltimento degli stessi. 

Su chi sosterrà i costi dell'intervento, comunque, il condizionale è ancora d'obbligo. Nell'estate dello scorso anno, l'amministrazione comunale ha adottato un'ordinanza per assicurare la rimozione e la messa in sicurezza dell'area. Diversi passaggi giuridici successivi, tra il Tar e il Consiglio di Stato, hanno però bloccato tale ordinanza, portando la questione di nuovo al punto di partenza.

"A nostro avviso - ha scritto il consigliere e capogruppo di Presidio Civico Pontedera, Alberto Andreoli - il deposito temporaneo dei rifiuti tossici doveva essere rimosso immediatamente, poiché il quantitativo supererebbe ampiamente quello previsto dalla normativa. Non posso tuttavia che manifestare soddisfazione per il risultato ottenuto grazie all’attività di controllo e di stimolo portata avanti dal nostro gruppo consiliare".

"Il nostro impegno non si fermerà qui perché alle parole dovranno seguire i fatti - ha concluso - il trasferimento, del resto, non avrà più come destinazione Pontasserchio, come inizialmente previsto, ma nel Nord Italia. Se la notizia non fosse confermata, vorremmo spiegazioni su come avverrà il trattamento necessario".