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I Comuni non fanno sconti

Diminuiscono gli accordi fra sindacati e Amministrazioni locali. Sono 14 in meno rispetto al 2015 secondo il sindacalista Marcello Casati

Diminuiscono gli accordi fra sindacati e Comuni

"Volendo fare un breve consuntivo degli incontri avvenuti tra Cgil, Cisl e Uil, con i comuni della Provincia di Pisa, rispetto alle previsioni del bilancio relativo all'anno 2016, verrebbe quasi da pensare che abbiamo fatto come i gamberi". Le parole di Marcello Casati, segretario di Uil Pisa, raccontano di una drastica diminuzione degli accordi con le Amministrazioni comunali.

"Invece di andare avanti siamo tornati indietro - ribadisce il sindacalista in una nota stampa. - Nel 2015, a consuntivo degli incontri con i 37 comuni della nostra Provincia - spiega Casati - ottenemmo circa 20 verbali di accordo, 8 verbali dell'incontro, 5 confronti senza accordo e infine, da 4 Comuni non fummo coinvolti. Nonostante alcune defezioni, fu un vero successo per il sindacato dei pensionati pisano, delegato a gestire le trattative dalle rispettive confederazioni: primo in Toscana per numero di incontri e per accordi raggiunti".

E' bastato un anno per cancellare la sensazione di un'intesa con i Comuni: "Ad oggi, rispetto al bilancio preventivo comunale 2016 - informa Casati - pur non essendo ancora concluso il ciclo del confronto con i Comuni, i risultati in nostro possesso sono i seguenti: 6 verbali di accordo, 15 verbale d'incontro, mentre, con 15 Comuni non abbiamo ancora concluso nessun accordo, oppure non siamo stati ancora coinvolti".

In altre parole fra i Comuni e il sindacato sembrano essersi ridotti drasticamente gli spazi d'intesa. Il segretario di Uilm cerca una spiegazione al contrarsi degli accordi stipulati: "La causa principale dei non accordi con molti Comuni - scrive Casati - è costituita dalla tassa sulla raccolta dei rifiuti, la Tari, causa di notevoli aumenti fino al 25 per cento, dovuti sia per il maggiore costo per il conferimento in discarica, sia per una gestione poco attenta di alcuni comuni rispetto alla competenze sulla raccolta dei rifiuti".

I soli Comuni che hanno dichiarato buoni risultati, attraverso una diminuzione dei costi, sono quelli che stanno attuando la differenziata e altri ancora che gestiscono in proprio alcuni servizi, prima dati in gestione alla Geofor. Per questi questi specifici problemi, ritengo sia più che necessario avviare incontri concreti finalizzati a dare un senso al confronto sui bilanci, affrontati con una maggiore trasparenza e professionalità di tutti, sindacato compreso".

Non ultimo, per Casati, un maggiore coinvolgimento dei cittadini: "Costretti a pagare di tasca propria le disfunzioni presenti nella raccolta dei rifiuti".

"Al sindacato compete di avviare incontri specifici - conclude il segretario - unitariamente, con i Comuni e il gestore e successivamente informare correttamente tutti i cittadini".