Attualità

I due volti della città

Da una parte il mercato europeo, la golena e i ristoranti spesso pieno pieni, dall'altra i problemi del virus e le quarantene che si allargano e l'inizio della scuola con tanti interrogativi.

Sotto un sole esagerato di metà settembre, Pontedera si presenta con due volti. Quello del mercatino europeo per la prima volta in piazza Garibaldi, della golena che festeggia gli ultimi giorni del suo debutto e dei ristoranti quasi tutti pieni e quello della scuola che inizia con molti interrogativi e del virus che costringe le forze dell'ordine a presidiare un palazzo di via Veneto abitato da cittadini soprattutto extracomunitari e ora infettati. Mentre anche la squadra granata è in quarantena e si allena con molte precauzioni, per l'infezione di due suoi giocatori. 

Due volti della città che l'amministrazione comunale ha deciso di far coesistere per non arrendersi e andare avanti e che coesiste anche in molte altre città italiche, europee e mondiali. Una situazione scoppiata all'improvviso e che nessuno degli attuali cittadini ha conosciuto, salvo qualche ultracentenario-centenanaria comunque in fasce quando cent'anni fa scoppiò la Spagnola.

Per mettere insieme nella stessa città gli infettati, quasi tutti senza problemi di salute ma infettati, e le scuole che domani riaprono, si è ricorso a nuove sedi finora di tutt'altro settore. Dall'ormai l'ex Sporting Club sull'argine dell'Arno diventato scuola dopo i pericoli manifestati all'ex Omni, al Palazzo Blu che avrebbe dovuto diventare il centro dell'imprenditoria locale mentre ora ospiterà studenti delle superiori.

Cosa ci riserba l'immediato futuro il futuro non lo sappiamo. Nessuno lo sa. Chi è credente può rivolgersi al suo Dio, chi si sente fiducioso può avere punti in più mentre chi soprattutto teme deve darsi forza.