L'apertura proprio nei giorni caldi degli acquisti natalizi, senza alcuna esperienza in una libreria e con l'obbligo di imparare tutto in fretta. Alla fine, Chiara Argelli non solo ce l'ha fatta, ma in questi giorni festeggia i 15 anni di gestione della Libreria Roma-Ubik, di via della Misericordia.
Una delle librerie storiche della città, che inizierà i festeggiamenti venerdì 28 Novembre alle 18 con la presentazione di Una piccola luce, l'ultimo libro di Eduardo Savarese, che dialogherà con Valentina Filidei. "Un autore che stimo molto, di altissimo livello intellettuale - ha detto Argelli - faremo sicuramente un brindisi: per la festa vera e propria, ci sarà tempo".
L'avventura, appunto, è cominciata a Novembre 2010, quando ha rilevato la libreria. "Il nome è rimasto quella, viene da via Roma - ha raccontato - mi sarebbe piaciuto cambiarlo, ma poi non l'ho fatto. Nel 2018 è arrivata anche l'affiliazione alla Ubik, ma abbiamo mantenuto questo nome, perché restiamo comunque una libreria indipendente"
"Per me fu un salto nel buio - ha aggiunto - ho frequentato l'Accademia nazionale d'arte drammatica, poi mi sono trasferita a Parigi. Alcune vicissitudini personali, però, mi hanno fatto tornare qua: non potevo fare l'attrice, ma la libreria mi permetteva di rimanere a contatto con la lettura, un mezzo per viaggiare e cambiare veste. Una grande passione, ma non sapevo come funzionava una libreria".
Evidentemente, visto il traguardo raggiunto, lo ha imparato strada facendo. "Mi hanno anche invitata a partecipare al seminario di alta specializzazione per librai che si tiene a Venezia - ha detto - solitamente si segue quella scuola e poi si rileva la libreria, ma io ho fatto al contrario. Diciamo che ho avuto un'esperienza diretta anche abbastanza tosta, ma ho sempre cercato di andare avanti e di aggiornarmi. Per fare questo mestiere servono curiosità, creatività e generosità".
"Per il futuro continueremo con quel che facciamo da tempo, tra corsi di scrittura, presentazioni e laboratori per bambini, oltre al festival Rive Gauche nei mesi estivi - ha concluso - ci sono tanti giovani volenterosi, ma è sempre più complicato trovare persone con competenze che possano dare una mano. Avrei voluto anche trovare un socio o una socia, ma non è semplice, perché è rischioso: l'ho provato in prima persona. Forse per questo il primo libro che consigliai fu Moby Dick: una grande avventura".