Era stata annunciata nei giorni scorsi proprio in vista di oggi, giovedì 28 Agosto, scelta come Giornata nazionale di digiuno contro il genocidio a Gaza. Così, sanitari e associazioni, ma anche partiti e sindacati, hanno manifestato di fronte all'ospedale "Lotti" di Pontedera, in solidarietà al popolo palestinese.
L'iniziativa, promossa dalla Rete #digiunogaza, Sanitari per Gaza e dalla campagna Bds "Teva? No grazie", ha raccolto con un form di adesione oltre 7mila iscrizioni in tutto il Paese, anche se gli organizzatori assicurano essere di più.
Tra chi ha partecipato al ritrovo pontederese ci sono la sezione cittadina di Anpi, ma anche Cgil Pisa, Arci Valdera, Tavola della Pace e Crescere Insieme, così come forze politiche come Partito Democratico e Sinistra Italiana. "Aderiamo con forza all’appello promosso dagli operatori del servizio sanitario nazionale e dalla rete Sanitari per Gaza - hanno scritto dal Pd - affinché si senta con forza la nostra voce di denuncia contro quanto perpetrato contro i civili palestinesi e gli abitanti della Striscia".
"Al Governo chiediamo di sospendere immediatamente accordi militari e fornitura di armi ad Israele e di chiedere con urgenza il cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari per aiuti alimentari e sanitari alla popolazione di Gaza - ha detto Gianni Ferdani, coordinatore del circolo Valdera e Valdicecina - ogni giorno è necessario alzare la voce, metterci la faccia e i nostri corpi. Spero che chi governa i comuni possa avere un sussulto di coscienza e fare davvero tutto ciò che è possibile per contrastare ciò che è sotto gli occhi di tutti. Agiscano gli amministratori con prontezza e convinzione per dare gambe al boicottaggio dei prodotti farmaceutici israeliani".
Presenti anche i componenti della Giunta comunale, guidati dal sindaco Matteo Franconi. "Pontedera continuerà a tenere accesi i riflettori finché la situazione non cambierà - ha spiegato il primo cittadino - di sicuro li terrà spenti la notte di Capodanno in piazza, se le bombe non cesseranno di martoriare le piazze e le strade di Gaza".
"Chiediamo al Governo di sospendere gli accordi militari e fornitura di armi ad Israele - ha concluso - e di chiedere l'immediato cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari per aiuti alimentari e sanitari alla popolazione di Gaza".