Lavoro

"I soldi alle aree di crisi soffocano la Valdera"

Forte la preoccupazione di Marcello Casati (Uil), per i milioni di euro stanziati dal Mise in favore delle province di Livorno e Massa Carrara

Marcello Casati (Uil)

La lettera di Marcello Casati, storico sindacalista della Uil, arriva all'indomani degli accordi siglati fra Regione Toscana e Ministero dello sviluppo economico, in favore delle delle province di Livorno e Massa Carrara, dichiarate aree di crisi, complessa la prima semplice la seconda. Per le aziende di queste due province è in arrivo una pioggia di milioni di euro, a sostegno delle aziende e del lavoro. La preoccupazione di Casati è che tutto questo possa provocare un ulteriore impoverimento industriale nei territori limitrofi, in provincia di Pisa e in Valdera in particolare.

Di seguito la lettera di Casati.

"Leggo sulla stampa dell'accordo tra la Regione Toscana e il Ministero dello sviluppo economico, per dare incentivi alle province di Massa Carrara, e di Livorno: venti milioni a Massa Carrara e 14 milioni a Livorno Piombino. Un accordo che oltre ai capoluogo e a Piombino interessa altri comuni dei territori per rilanciare l'economia locale. 'Buone notizie per la costa Toscana e le sue aziende': così è scritto.

Non è per fare polemica, o per iniziare una guerra tra poveri, come affermano alcuni amministratori e politici locali, oppure non riconoscere la crisi occupazionale presente nelle due provincie costiere della Toscana.

La cosa che mi preoccupa è che, per l'ennesima volta, la provincia di Pisa e in particolare la Valdera sono escluse da qualsiasi forma di incentivo per rilanciare la nostra agonizzante economia. Anche se non seguo più settori produttivi non posso sottacere a un totale abbandono dell'economia locale, che da anni espelle e diminuisce manodopera e non investe per il futuro.

La cosa che mi preoccupa è che nessuno, dico nessuno, è capace di fare un'analisi effettiva della nostra economia locale e del suo incerto futuro. Amministratori, politici, rappresentanti imprenditoriali e altri ancora, si fanno solo vedere quando il 'morto è nella bara'. Davanti alle televisioni e sui giornali promettono e fanno tanti discorsi, mentre i loro colleghi delle altre provincie costiere fanno i fatti e tentano di rilanciare le produzioni locali. Non sanno neppure, o non lo vogliono dire, quanta manodopera abbiamo perso negli ultimi dieci anni.

Tra licenziamenti, dimagrimenti e tutto quello che serve a diminuire la manodopera, il sindacato da solo non può fare nulla, se non cercare di rendere meno doloroso un male che, a mio avviso, sembra oramai incurabile. Sarò crudele, ma penso che un 'parco' politico e amministrativo come questo, specialmente rivolto alla Valdera, non ce lo meritiamo. Tra studi fatti per abbellire Viale Rinaldo Piaggio con fioriere e panchine, ristoranti a forma di fungo alla stazione di Pontedera e tutto quello che si sente dire sugli investimenti futuri, la nostra Valdera 'sta a guardare gli incentivi che passano dalla FI PI LI' per aiutare economie in crisi.

Casati Marcello UIL"