Spettacoli

Il bell'Accorsi sul palco dell'Era

​Mercoledì 20 e giovedì 21 gennaio alle 21 in scena "Decamerone: vizi, virtù e passioni". In scena il celebre attore per la regia di Marco Baliani

Saranno presentate alcune novelle del Decamerone di Boccaccio, come metafora della società contemporanea per immergersi nella ricchezza e varietà della lingua italiana. Sulla strada del progetto ‘grandi italiani’, dopo le rime dell’Ariosto, Stefano Accorsi e Marco Baliani incontrano le novelle del Boccaccio con Decamerone – vizi, virtù, passioni

Attore, regista e drammaturgo, Baliani costruisce per Accorsi, interprete che vive sempre più la sua professione tra palcoscenico, cinema e televisione, uno spettacolo in cui si dipana il mistero della vita stessa, un’amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza, facendo scoprire al pubblico che ‘il re è nudo’ e che per liberarci dalla ‘peste’ dobbiamo partire dalle nostre fragilità e debolezze. “Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del Decamerone di Boccaccio perché oggi a essere appestata è l’intera società - racconta Baliani - in questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti”.

La vicenda raccontata è nota: la città di Firenze è appestata, la morte è in agguato. Ci si ritira in collina per proteggersi e difendersi dal flagello implacabile. Serve un modo per passare le lunghe giornate. Servono storie che facciano dimenticare, storie di amori ridicoli, erotici, furiosi; storie rozze, spietate, sentimentali, grottesche, paurose, purché siano storie, raccontate bene, perché la vita reale là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda. Sulla scena è parcheggiato un carro-furgone, casa e teatro viaggiante della compagnia che si appresta a mettere in scena l’opera. La modularità del carro, favorisce la messa in scena di sette novelle del Decamerone, permettendo di volta in volta la creazione degli spazi e delle suggestioni necessarie alle storie che si vanno a narrare.

In scena insieme a Stefano Accorsi, Silvia Ajelli, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia e Mariano Nieddu.