Spettacoli

Il figlio di una coppia omosessuale, al Teatro Era

Si chiama Pedigree lo spettacolo di Babilonia Teatri. Parla della psicologia di un ragazzo che cerca di chiarire il concetto di identità

Foto di Eleonora Cavallo

Venerdì 6 aprile alle 21 in prima regionale al Teatro Era è in scena Pedigree, il nuovo lavoro di Babilonia Teatri, con Enrico Castellani che cura anche le parole e con Luca Scotton.

Uno spettacolo che pone attenzione alla psicologia di un ragazzo, diverso dagli altri coetanei, figlio di una coppia omosessuale, che cerca di chiarire a se stesso e agli altri il concetto di identitàÈ la storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque fratelli di sperma sparsi per il mondo.

Lo spettacolo racconta le difficoltà di una nuova generazione alle prese con genitori biologici e genitori di fatto, con nuove problematiche di identità e di coscienza e riflette sulle prospettive di determinate scelte, dei diritti, dei desideri, delle aspettative di una generazione in provetta alla ricerca di nuove radici e alle prese con nuove paure.

Un lavoro che è allo stesso tempo un pugno allo stomaco e una carezza, dotato di una scrittura che scivola leggera ma si attorciglia alle budella, carico di umanità.

Pedigree sono due uomini che abitano il palco, senza nessuna apparente relazione tra loro. A legarli le note di Elvis. Vivono un ambiente sospeso a metà strada tra una galleria d'arte e un locale di street food, paradigma di un mondo in cui è pretestuoso tracciare confini e linee di demarcazione.

Venerdì 6 aprile al Teatro Era dopo lo spettacolo si terrà un incontro con la compagnia, aperto al pubblico, coordinato da Arianna Frattali. L’incontro è inserito nel progetto di formazione Scritture sulla scena. Con il coordinamento scientifico di Anna Barsotti, professore ordinario dell’Università di Pisa, Scritture sulla Scena è un ciclo di approfondimenti critici sulle differenti funzioni e forme che drammaturgia e regia assumono sulla scena contemporanea.