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​Il funerale sul piazzone delle partite Iva

Per la seconda volta le partite Iva hanno protestato contro il governo realizzando una cassa da morto con un defunto di cui spiccavano solo i piedi

"Non vogliamo migliaia di persone con assembramenti pericolosi - ha detto Massimo Gervasi che ha parlato per primo con accanto una cassa da morto - ma vogliamo ribadire, come facciamo da febbraio, che il governo sta uccidendo le partite Iva del commercio e simili settori. L'Italia è la nazione più ricca del mondo - ha proseguito - perché i bunker bancari sono pieni di lingotti mentre i risparmi degli italiani fiorano i duemila miliardi, ma pur con tutto questo noi siamo in una situazione tragica con migliaia di saracinesche chiuse. Crediamo anche che i decreti non li scriva Conte ma qualcun altro...".

"Questa grande piazza - ha detto invece Luca Sardelli di Confesercenti - è stata per secoli la piazza del mercato, ma oggi su questa piazza celebriamo un funerale. Il governo non ci permette di lavorare e invece il governo ci deve rispettare cancellando le tasse". E' intervenuta anche Valentina Savi con Confcommercio ringraziando i presenti e ribadendo le tesi delle partite Iva.

Vietato il corteo, la manifestazione è stata lontano 'un secolo' da quelle che si sono viste, e che magari e purtroppo rivedremo, nelle più importante città d'Italia dove ci sono state sommosse, saccheggi e devastazioni. Sul piazzone era presente un piccolo schieramento di polizia guidata da Luigi Fezza ma non c'è stato bisogno di intervenire.