Attualità

Il Palazzo aspetta La Gioconda

L'impalcatura della facciata in restauro sarà coperto da un maxi telone con l'altrettanta maxi immagine del quadro più famoso del mondo

Dopo anni di attesa è partito il restauro totale dello storico palazzo Crastan-Pandolfi (i secondi proprietari) che novant'anni fa chiuse in bellezza il Piazzone sul suo lato sud. L'impalcatura già montata sarà coperta da un maxi telone con un'altrettanto maxi immagine della Gioconda di Leonardo che resterà alla vista di tutti finché non sarà concluso il restauro alla facciata.

Quando i figli di Luzio Crastan, il profugo svizzero che costruì l'impero pontederese dei surrogati di caffé, fecero costruire il palazzo - mentre la vicina Villa Crastan sarebbe arrivata dopo - il Piazzone si chiamava Piazza Andrea perché vi era stato realizzato il monumento ad Andrea da Pontedera, poi spostato dall'altra parte della città. Mentre in precedenza, quando cessò d'essere un'area sterrata fuori dalle mura, si era chiamato Piazza del Mercato e poi, in successione secondo i tempi storico-politici, Piazza Umberto I (il re d'Italia assassinato a Monza dall'anarchico pratese Gaetano Bresci), Piazza della Libertà, Piazza dell'Impero, Piazza del Popolo e infine Piazza Martiri della Libertà. Però restando sempre "il Piazzone".

L'idea di nascondere l'impalcatura con una maxi immagine non è nuova ma, insomma, sembra azzeccata in relazione anche alle celebrazioni de 500° anniversario della morte di Leonardo, il Genio che a Pontedera non ha lasciato tracce accertate ma che sicuramente operò anche qua per la deviazione dell'Arno in modo da eliminare le sue anse per farne una via d'acqua più scorrevole, come voluto dal governo fiorentino.