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Il Premio Mazzinghi ad Ago e il ricordo di Enio

La tappa in viale Italia e poi al Teatro Era: campionissimo delle due ruote celebra la figura di Sandro. Riconoscimento anche alla Bellaria

Giacomo Agostini al Teatro Era

Da un campione all'altro, con la speranza di trovarne di nuovi tra i più giovani. Con questo spirito il Premio Sandro Mazzinghi, giunto alla quarta edizione, è stato consegnato a Giacomo Agostini, il pilota più vincente della storia. E, accanto a lui, un riconoscimento anche al Gruppo Sportivo Bellaria, che con i suoi giovani ha colorato di verde la platea del Teatro Era.

Prima di tutto, però, il ricordo di Enio Franceschini. Punto di riferimento per un quartiere intero e presidente del MotoClub per quasi dieci anni, a lui è stata intitolata la sede dell'associazione in viale Italia. "Ci ha trasmesso valori importanti, come amico e come imprenditore - ha detto Eugenio Leone, vicepresidente di Anci Città dei Motori - i motori sono lo strumento per veicolare emozioni e valori". 

"Enio è stato un grande sportivo, non solo nei motori - ha aggiunto Mattia Belli, assessore allo Sport, dopo lo svelamento della targa - è stato anche un grande commerciante, di quelli che non si trovano più. Ha fatto un pezzo di storia di questa città: le manifestazioni d'affetto non colmano il vuoto che lascia, ma ci danno la testimonianza di quanto sia stato importante per la comunità di Pontedera".

La sede del MotoClub

Agostini alla sede del MotoClub

Gli autografi

La cerimonia di intitolazione

La targa per Enio Franceschini

"Ago" ha poi raggiunto il Teatro Era accompagnato dal corteo di vespisti, per salire sul palco, di fronte ai figli di Sandro, David e Simone, per ritirare il Premio. Testimonianza non solo di una grande carriera in sella alle moto, ma anche di un'epopea che lo ha reso vera e propria icona dello sport italiano.

"Sandro ha incarnato l'anima popolare di Pontedera - ha detto Riccardo Minuti, consigliere comunale e presidente della commissione del Premio - ha contribuito a fare fama alla nostra città e questo riconoscimento vuol raccontare e trasmettere la sua storia alle nuove generazioni, che non hanno avuto la fortuna di conoscere ciò che sono stati tanto Sandro, quanto suo fratello Guido".

"Ho conosciuto Sandro e ho seguito le sue imprese, a volte ci siamo anche incontrati in alcune cerimonie di premiazione - ha detto Agostini - la sua è stata una carriera fantastica nel pugilato, io sin da bambino però ero innamorato delle moto. Volevo correre a tutti i costi".

"Per noi è un grande onore premiarti - ha affermato David Mazzinghi - Alessandro e Giacomo hanno seguito due strade diverse e due sport diversi, ma hanno avuto lo stesso orgoglio e la stessa grande carriera. Consegnarti questo premio è un modo per rimarcare non solo quanto Sandro e tu siate stati grandi campioni, ma anche grandi uomini".

La platea al Teatro Era

Agostini in platea

Un momento della cerimonia di consegna

Agostini con i figli di Sandro Mazzinghi

La premiazione di Agostini

Agostini sul palco con Ugo Russo

Quindi, la consegna del riconoscimento anche alla Bellaria, realtà sportiva che, come Franceschini, ha fatto la storia della città per oltre cinquant'anni, accogliendo migliaia e migliaia di giovani

"Siamo noi che dobbiamo ringraziare i bambini e le bambine che sono iscritti con la Bellaria, quasi 2mila - ha detto Christian Martini, presidente della polisportiva, sul palco con tutto il direttivo della società pontederese - la Bellaria è un mondo".

Il pubblico in sala

Il direttivo della Bellaria sul palco

L'appuntamento con il Premio Mazzinghi tornerà così nel 2026, quinta edizione di un riconoscimento che riporta Pontedera alle sue origini. Con l'obiettivo di ispirare i campioni di domani.