La scomparsa del professor Mario Lupi, avvenuta venerdì scorso, ha chiamato a raccolta molte persone in piazza Curtatone, dove oggi, lunedì 19 Agosto, si è svolta una cerimonia laica per salutare l'ex insegnante e fotografo.
Il figlio Luca, l'amico e storico pontederese Michele Quirici e l'assessore alla Cultura Francesco Mori hanno ricordato una figura centrale per la cultura del territorio.
"Una delle persone che ha reso questa città migliore, operando costantemente nel campo della cultura e impegnandosi senza sosta per salvare le nostre memorie - ha detto Mori - Lupi è stato un formidabile insegnante di discipline artistiche, che ha saputo interpretare la sua professione di educatore e formatore inserendo nella didattica elementi innovativi come la fotografia e la comunicazione. A queste ha sempre accompagnato una grande umanità e disponibilità - ha aggiunto - qualità che, unite alla sua solida preparazione, hanno creato un rapporto duraturo tra lui e i suoi studenti".
Fotografo, pittore, grafico e studioso, Lupi è stato per decenni protagonista della cultura pontederese: negli anni Ottanta, insieme ad altri, fondò la Banca intercomunale degli audiovisivi, archivio di materiale multimediale rivolto agli alunni delle scuole e dedicato al prestito in rete e, successivamente, il Centro Arti Visive del Comune di Pontedera.
"Inoltre - ha continuato Mori - ha fondato il Centro di documentazione fotografica, un archivio di fotografie e immagini, e il Centro Studi e documentazione Andrea da Pontedera, punto di riferimento per la ricerca e documentazione sull'opera di Andrea da Pontedera e della sua scuola e, in generale, sull' arte figurativa del XIII e XIV secolo".
Tutto questo materiale, attualmente, è consultabile alla biblioteca comunale "Giovanni Gronchi". "Tra gli obiettivi dell'amministrazione c'è quello di continuare a conservare e valorizzare questo straordinario patrimonio - ha concluso - questa importante eredità potrebbe costituire un nucleo di un Archivio fotografico pontederese: a noi il difficile compito di raccoglierne il testimone e non interromperne i percorsi intrapresi".