Attualità

Il teatro è in classe con la Festa della Toscana

Per la ricorrenza quattro istituti scolastici di Pontedera ospiteranno la compagnia Sartoria Caronte. Mori: "Occasione per mettersi in gioco"

Da sinistra: Carpita, l'assessore Mori e Sighezzi

Per la Festa della Toscana, le classi di quattro istituti di Pontedera diventano un palcoscenico. Per l'edizione annuale della ricorrenza della Toscana, celebrata dal Consiglio regionale, studenti dai 13 ai 19 anni saranno coinvolti in un percorso sull'importanza dell'articolo 21 della Costituzione, relativo alla libertà di pensiero.

"L'amministrazione, unendo in sinergia gli assessorati della Cultura e dell'Istruzione, ha immaginato un percorso che coinvolgesse le scuole - ha spiegato l'assessore Francesco Mori - per questo, ci siamo rivolti alla compagnia teatrale Sartoria Caronte, che ha così dato vita a una proposta che trasformerà le aule in spazi scenici e di confronto".

La compagnia, che gestisce il teatro di Lari, per un totale di 22 incontri da tre ore ciascuno, si recherà direttamente in aula, per coinvolgere i ragazzi e le ragazze di alcune classi dell'istituto comprensivo "Gandhi", dell'Ipsia "Pacinotti", del liceo XXV Aprile e del Centro provinciale per l'istruzione degli adulti delle Mantellate.

La presentazione dell'iniziativa

"Non si tratterà soltanto di un lavoro centrato sull'articolo 21, disposizione fondamentale della nostra Costituzione - ha aggiunto Mori - ma anche per le relazioni all'interno del gruppo classe: questo percorso aiuterà gli studenti a conoscersi e a svelarsi al resto dei propri compagni, perché la scuola non è soltanto obbedienza ai programmi ministeriali, ma anche sapersi mettere in gioco".

"Abbiamo un'esperienza lunga di laboratori e azioni concrete di teatro per i ragazzi - ha commentato Loris Seghizzi, responsabile dell'associazione in compagnia di Eros Carpita e Gaia Bernini - queste sono occasioni anche per noi per poter crescere: non vogliamo insegnare, vogliamo ascoltare".

"Utilizzeremo l'aula e la finzione del processo come scenario, per dare ai ragazzi una struttura entro quale muoversi - ha concluso - il teatro offre la possibilità di apprendere e di conoscere luoghi dove ci si può esprimere e dove trovare, perché no, una sana spinta alla follia".

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Con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana.