Attualità

Il traffico di merende scatena la polemica

Matteo Arcenni, vice presidente dell'associazione Mina Boschi, denuncia irregolarità nella vendita al bar dell'Itcg Enrico Fermi. La replica di Arci

L'Itcg Enrico Fermi

"Panini e bibite venduti spudoratamente attraverso la recinzione della scuola. Sotto gli occhi dei docenti e del personale scolastico. In barba alle varie normative sulla somministrazione di alimenti". Il "traffico" di merende e merendine entra nel mirino del vice presidente dell'associazione Mina Boschi Matteo Arcenni, per il quale il fenomeno si svolgerebbe al bar dell'Itcg Enrico Fermi.

"E i problemi all'interno del villaggio scolastico non finiscono qui - denuncia ancora Arcenni. - Mercoledì mattina l'associazione Mina Boschi ha effettuato un sopralluogo all'interno del comparto studentesco, riscontrando diverse anomalie. Durante la ricreazione, nella fascia oraria compresa tra le 10 e le 10,30, molti studenti dell'istituto professionale Ipsia circolano liberamente al di fuori del perimetro del loro edificio scolastico".

"La maggior parte di loro si reca a comprare la merenda al bar del Fermi - dichiara Arcenni. - Ci hanno spiegato che lo fanno regolarmente, senza mai aver ricevuto richiami di nessun tipo. La struttura che vende bibite, snack e tramezzini è gestita dall'Arci. I baristi prendono ordinazioni e poi fanno passare gli alimenti tra le sbarre della recinzione della scuola".

il vice presidente di Mina Boschi formula alcune domande: "Se il bar è gestito dall'Arci, le consumazioni non dovrebbero essere autorizzate solo ai possessori di tessera? Gli altri esercenti che operano nell'area del villaggio scolastico non sono penalizzati dal bar del Fermi? Siamo di fronte a un esempio di concorrenza sleale, dato che l'attività, essendo catalogata come circolo, gode di agevolazioni fiscali? Perché nessuno controlla?"

Infine: "Chi tutela l'incolumità degli studenti durante l'orario scolastico? E' normale vederli passeggiare liberamente tra le varie scuole? Nel caso in cui dovesse verificarsi un episodio spiacevole, di chi sarebbe la responsabilità?"

La replica alle critiche di Arcenni non si è fatta attendere: "L'associazione Silvio Guarnieri - replica il consiglio direttivo di Arci - svolge il servizio operando in quella posizione a seguito di una convenzione con il Fermi. Ma il ruolo dell'associazione, che aderisce all'Arci, va ben oltre al mero servizio di ristoro offerto ai propri soci, da molti anni al centro del villaggio scolastico porta avanti attività di sostegno scolastico e percorsi di supporto ad alunni meritevoli che si trovino in situazioni di fragilità economica, attività che gode del riconoscimento unanime in termini di qualità da parte delle famiglie e degli alunni".

"L'associazione peraltro, ci sembra importante specificare, è senza fini di lucro e destina i proventi derivanti dalle attività di somministrazione alle attività didattiche degli istituti del villaggio scolastico. Le attività infine, compreso il servizio di ristoro, si rivolgono unicamente ai soci dell'associazione come previsto dallo statuto, non è dato sapere come l'associazione Mina Boschi abbia effettuato i sopralluoghi ed i riscontri, non ci risulta abbiano gli strumenti di conoscenza per distinguere ad una semplice occhiata i soci da quelli che non lo sono".