Lavoro

Ilt, trenta operai sul piede di guerra

Sindacati e lavoratori hanno indetto 10 ore di sciopero e il blocco degli straordinari per la decisione aziendale di disdire gli accordi dei premi

Dieci ore di sciopero e il blocco degli straordinari. E' la misura presa dai dipendenti della Ilt Tecnologie di Ponsacco - carpenteria di precisione che lavora materiali speciali, superleghe, acciaio inox, titanio, alluminio destinati all’industria del turbogas, sia in campo aeronautico che terrestre - di fronte alla decisione dell'azienda di disdire tutti gli accordi in essere relativi ai premi di professionalità. La vicenda si trascina dagli inizi del 2016, poi si era congelata e adesso è di nuovo attualità.

Il punto della situazione è stato fatto in mattinata alla camera del lavoro a Pontedera, alla presenza del segretario provinciale della Fim Cisl Claudio GarzottoStefano Benvenuti e Marco Comparini della Fiom Cgil, Samuele Nacci di Uilm Uil, insieme ai dipendenti e Rsu Ilt Fabrizio Fuso e Guido Collavoli.

"L'azienda - spiega Benvenuti - che per dichiarazione degli stessi vertici non versa in stato di crisi, vorrebbe armonizzare i premi e ridiscutere gli accordi. In particolare, al tavolo della trattativa, ha portato due pregiudiziali: rivedere i premi per i lavoratori assunti da tempo e non applicare alcun premio a quelli che alla data del 28 gennaio 2016 (circa una decina di persone) ancora non avevamo maturato i 18 mesi di anzianità dall'assunzione a tempo indeterminato. Se da una parte si elogia le proprie professionalità - ha aggiunto Benvenuti - e dall'altra si compie atti di questo tipo, allora mi viene da pensare che l'intenzione dell'azienda di mettere i sindacati alla porta".

Se non sarà raggiunto un accordo entro maggio, salterà il pagamento di una tranche dei premi.

"Si parla di accordi di premi risalenti anche 1976 - ha commentato Garzotto -, dimostrazione che l'azienda ha sempre riconosciuto la professionalità dei suoi dipendenti. La contrattazione è indispensabile sia per la pace sociale, sia per la produttività della ditta. L'operaio è anche, a sua volta, formatore e risorsa dell'azienda. Se non c'è crisi, come mai questi lavoratori altamente specializzati devono tagliarsi il salario?".